La riforma delle pensioni mette alcune categorie di lavoratori (e nel caso specifico lavoratrici) davanti ad un ‘gender gap’ simile a quello riguardante i salari: Opzione Donna e Quota 100, infatti, configurano fra loro differenze sostanziali in termini di assegno pensionistico.
Se Opzione Donna comporta infatti una decurtazione della pensione che può arrivare al 30%, Quota 100 richiede requisiti di accesso stringenti ma non ha penalizzazioni sull’assegno. Risultato: le donne riceveranno una pensione ridotta (poichè si applica il calcolo contributivo), mentre gli uomini che optano per la quota Quota 100 (la maggioranza della platea) potranno ritirarsi senza tagli e con un incremento degli importi percepiti nell’intera durata del pensionamento.
Quote a confronto
- Quota 100 richiede come requisito minimo 62 anni di età e 38 anni di contributi.
- Opzione Donna richiede 58 o 59 anni di età (dipendenti o autonome) e 35 anni di contributi.Trasformando questi requisiti in una “quota”, ovvero sommando età e contribuzione, si rileva come il requisito minimo per l’Opzione Donna sia a quota 93-94. E può anche salire visto che possono scegliere l’Opzione anche le lavoratrici fino a 63 anni che non hanno potuto usufruire delle precedenti opzioni.
Assegni a confronto
- Opzione Donna prevede il calcolo interamente contributivo della pensione: in cambio della possibilità di ritirarsi in anticipo, si accetta un calcolo decisamente meno favorevole, con un taglio sull’assegno che può arrivare anche al 30%.
- Quota 100 consente di mantenere il calcolo della pensione retributivo o misto a seconda dei requisiti, senza alcuna penalizzazione.
Secondo gli esperti di Itinerari Previdenziali: “la differenza tra la pensione di Quota 100 di un retributivo e Quota 96 di opzione donna (cioè solo 4 punti in meno) non giustifica affatto questa enorme differenza di importo che supera il 35% a favore della Quota 100”.
Probabilmente, si legge nel report curato da Alberto Brambilla, Gianni Geroldi e Laura Neroni: “a molte lavoratrici sarebbe convenuto aspettare 3/4 anni per arrivare a Quota 100 con la pensione piena per sempre”.