Pensioni: Damiano, “Tra attività gravose non ci sono bidelli’’

Nella lista delle attività gravose non c’è quella del bidello. Lo dice il presidente della Commissione sulle attività gravose, Cesare Damiano, parlando a Radio24. “Contesto l’affermazione – ha detto -, secondo la quale ci sarebbero i bidelli che, invece, non ci sono.”

Damiano ha sottolineato l’importanza di ridurre da 36 a 30 gli anni minimi necessari ad accedere all’Ape sociale per i lavoratori impegnati in attività gravose. “Chi fa il lavoro da muratore – dice – fa i cantieri e i cantieri sono discontinui e raggranellare 36 anni di contributi non è facile per questi lavoratori.” “Ci siamo basati – ha detto ancora – su un principio che non tutti i lavori sono uguali e che le aspettative di vita cambiano a seconda della condizione della persona. Si sa, ed è stato riconosciuto scientificamente, che con bassa istruzione, basso reddito e lavoro di bassa qualifica, si vive meno di chi ha un lavoro di alta qualifica, alto reddito ed ha alta istruzione. Noi nel compilare questa lista, perché il compito della commissione è quello di studiare la gravosità, abbiamo fatto una graduatoria, ma non abbiamo fatto nessuna scelta: per il momento non si è scelto niente, non compete alla commissione scegliere.”

“Abbiamo fatto una graduatoria, conclude, ci sono 92 raggruppamenti professionali, 27 di questi possono, diciamo fra virgolette, gareggiare per poter rientrare nei cosiddetti lavori gravosi. Ma non è detto che ci rientrino: questo dipenderà dalla valutazione politica e dalle risorse messe a disposizione. Più risorse più inclusione, meno risorse meno inclusione.

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