Pensioni: tutti gli aumenti dopo la riforma Irpef

Pensioni 2022, le ultime news riguardano il calcolo fiscale sugli assegni erogati dall’Inps in applicazione di quanto previsto dalla legge di bilancio 2022 (legge 234/2021) la quale ha modificato aliquote fiscali e scaglioni di reddito   su cui applicarle e il regime delle detrazioni per reddito da lavoro, pensione e altri tipi di reddito ai fini della determinazione dell’Irpef.

Pertanto, con la mensilità del mese di marzo 2022 – spiega Inps – i pensionati avranno l’adeguamento del calcolo mensile alla nuova tassazione, sia rispetto alle nuove aliquote/scaglioni che alle nuove detrazioni per reddito e il conguaglio relativo alla differenza dell’Irpef netta mensile già trattenuta nei primi due mesi dell’anno. Vediamo gli aumenti nel dettaglio.

I nuovi scaglioni Irpef 2022

Ecco nel dettaglio il confronto tra le aliquote 2021 e 2022 e quanto pagheremo di tasse in base al nostro reddito.

Scaglioni e aliquote Irpef 2021

  • 23% fino a 15.000
  • 27% da 15.000 a 28.000
  • 38% da 28mila a 55mila
  • 41% sa 55mila a 75mila
  • 43% sopra i 75mila.

Scaglioni e aliquote Irpef 2022

  • 23% fino a 15mila
  • 25% da 15mila a 28mila
  • 35% da 28mila a 50mila
  • 43% sopra i 50mila.

Riforma Irpef: cosa cambia per le pensioni

Ne ha parlato durante il question time in Parlamento il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, che con l’occasione ha fornito le tabelle con le proiezioni realizzate dal Mef. I pensionati interessati dalla misura sono in totale 10 milioni e 292mila e la media di incremento dell’assegno è di 211 euro all’anno, ma con una ripartizione diversa base agli scaglioni di reddito. Il beneficio maggiore spetta a redditi medio alti, mentre per le fasce più basse l’aumento è di poche decine di euro al mese.

Nel dettaglio:

  • Per lo scaglione compreso tra 15mila e 30mila euro, circa 4 milioni e 900mila pensionati, l’aumento medio è di 167 euro all’anno, sotto i 14 euro mensili.
  • Per i 2 milioni di pensionati con reddito tra 30mila e 55mila euro, l’aumento annuale è di 308 euro, pari a 25 euro al mese.
  • Poi ci sono 95mila pensionati, con una fascia di reddito inclusa tra i 50mila e i 55mila euro e con assegno aumentato di ben 744 euro.
  • E ancora, per i pensionati che rientrano nella fascia di reddito tra i 55mila e i 70mila euro, il ritocco annuo è di 495 euro, circa 41,25 al mese
  • da ultimo i pensionati sopra i 75mila euro, che avranno un aumento di 270 euro annui, pari a 22,5 in più sull’assegno mensile.

A conti fatti, nella fascia di reddito 15-28 mila euro (la più numerosa con 4,9 milioni di contribuenti) il beneficio medio annuo è stimato in 167 euro. Mentre il vantaggio più corposo è di 744 euro medi annui nella fascia 50-55mila euro, dove però i contribuenti sono poco meno di 96mila.

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