Per contrastare i bracconieri e proteggere gli animali, arrivano i droni

Il Wwf per proteggere le specie di animali in estinzione e contrastare il bracconaggio, ha pensato di ricorrere ai droni. Stando a quanto riporta oggi il quotidiano britannico Guardian, entro la fine dell’anno, verranno disposti “gli occhi nel cielo”, in un Paese dell’Africa e dell’Asia. Un secondo velivolo senza pilota monitorerà un secondo Paese nel 2014, nell’ambito di un’iniziativa da 5 milioni di dollari per contrastare le attività illegali che minacciano l’ambiente.
La notizia arriva dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi per l’uccisione in un anno di 688 rinoceronti in Sudafrica e di oltre 11.000 elefanti in Gabon a partire dal 2004; un massacro causato dal commercio illegale di avorio sostenuto dalla domanda di Asia e Medio Oriente, dove le zanne di elefante e i corni dei rinoceronti vengono usati come ornamenti e nella medicina tradizionale.
Il progetto del Wwf punta a combinare i dati raccolti dai droni, dalla tecnologia telefonica che segue i movimenti degli animali e della strumentazione usata dalle guardie forestali per contrastare i bracconieri. Allan Crawford, responsabile del progetto, ha sottolineato al Guardian come la combinazione di software e droni, che saranno gestiti dalle guardie forestali o dalle autorità locali, dovrebbe favorire “un dispiegamento strategico dei ranger nel modo più efficace dal punto dei vista dei costi, in modo da formare uno scudo tra animali e bracconieri”.

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