Perché il caffè fa andare in bagno?

“Sveglia e caffè, barba e bidet” così canticchiava il ragioniere Ugo Fantozzi portato al successo sul grande schermo dall’indimenticabile Paolo Villaggio.

Ma perché il caffè fa andare in bagno?

Al caffè sono stati attribuiti nel corso del tempo diversi benefici ed effetti. In molti però non sanno ancora spiegare perché dopo averlo bevuto si senta il bisogno di andare in bagno.
In principio si pensava fosse la caffeina a provocare questo “effetto collaterale”.
Ma recenti studi dell’American Chemical Society hanno mostrato come questo riflesso incondizionato si palesi anche dopo aver bevuto un decaffeinato.

Una questione di acidità

Quando beviamo questa bevanda, il nostro corpo risponde con la secrezione nello stomaco di succo gastrico, contenente muco, sali, acqua ed enzimi digestivi, utili per “rompere le proteine”, aiutandoci a digerire. Ma il caffè contiene anche acido clorogenico che, aumentando l’acidità nello stomaco, lo aiuta a spingere il suo contenuto verso l’intestino; il tutto nel giro di soli 4 minuti.
Insomma, quale sia l’elemento responsabile del bisogno impellente di andare in bagno ancora non è chiaro. Ma ciò che gli scienziati sanno è che di sicuro stimola questo “oro nero” stimola la produzione di due ormoni: gastrina (ormone peptidico che regola la secrezione gastrica e che attiva la peristalsi, ovvero i movimenti del colon atti a spostare il cibo verso la loro ultima destinazione) e colecistochinina (che causa il rilascio della bile, stimola l’insulina e agevola il transito intestinale).

Ciononostante, a godere dei vantaggi, se così si possono definire, del caffè, secondo le statistiche sono solo 3 persone su 10; per tutti gli altri, la toilette può attendere!

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