Entrato a far parte dell’elenco aggiornato delle 7 meraviglie del mondo moderno, il Colosseo è il simbolo della storia di Roma. Il più grande anfiteatro del mondo, commissionato intorno al 70 dopo Cristo dall’imperatore Vespasiano, come dono al popolo romano, rappresenta oggi solo 1/3 della costruzione originaria. Ma perché si chiama così? Le origini del nome sono ancora avvolte nel mistero. Secondo la teoria più accreditata, il nome Colosseo, che nel medioevo ha sostituito l’originale Anfiteatro Flavio, deriverebbe dalla statua del Colosso di Nerone, che sorgeva a pochi metri dall’anfiteatro. Tuttavia, c’è chi sostiene derivi dal luogo in cui sorge, anticamente denominato ‘Collis Isei’ da un tempio di Iside edificato sul Colle Oppio.
Secondo una leggenda piuttosto macabra, anticamente il Colosseo sarebbe stato un tempio pagano, dove si adorava il demonio, e il nome deriverebbe dalla domanda ‘Colis Eum?’ (Adori lui?), che i sacerdoti ponevano agli adepti al termine di ogni rito. Marziale racconta che nei primi anni dopo l’inaugurazione del Colosseo si tennero anche le naumachie, ovvero le battaglie navali, riprodotte in un apposito bacino che poteva essere riempito d’acqua, ma gli archeologi moderni sostengono che furono abbandonate, perché erano necessari molti preparativi per riempire l’arena ad un’altezza sufficiente per potervi far galleggiare le navi.