La vediamo sventolare su tutti gli edifici pubblici e la si porta con orgoglio in tutte le manifestazioni sportive. Ma perché la bandiera italiana è verde, bianca e rossa? Il tricolore italiano è nato nel 1794 grazie a due ragazzi bolognesi, Giovanni Battista De Rolandis e Luigi Zamboni che, per ribellarsi al governo della loro città, avevano combattuto portando sul petto una coccarda simile a quella che si era usata nella Rivoluzione Francese: per non farla proprio uguale, avevano cambiato il blu con il verde. L’idea dei due studenti di Bologna era quella di ottenere gli stessi diritti dei parigini che avevano rovesciato la monarchia assoluta, cioè libertà, uguaglianza e fratellanza. Dopo la sommossa di Bologna, passarono altri due anni prima che i tre colori venissero accettati ufficialmente da Napoleone, ma il vessillo venne adottato a livello nazionale il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia. Nel 1947, la composizione del tricolore venne inserita anche nell’articolo 12 della Costituzione, mentre in una circolare del Consiglio dei Ministri del 2004 si specifica che le tre bande verticali devono essere di tonalità “verde prato brillante”, “bianco latte” e “rosso pomodoro”. Molti poeti hanno associato il verde alle distese d’erba, il bianco alle nevi perenni delle montagne e il rosso al sangue dei soldati che avevano difeso la loro patria fino alla morte; altri pensano invece che il verde sia il simbolo della speranza, il bianco della fede e il rosso della carità.
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