Visualizzazione dell’aria, tutto nasce da lì, dall’immaginazione di tre visionari Bruno Munari, Ugo Mulas e Luciano Caramel, che Barbara Lalle recupera.
Barbara Lalle col suo potere di trasfigurazione, diviene Angelo che disegna e visualizza l’aria lanciando le piume delle sue ali dall’alto della torre degli Annibaldi, presso San Pietro in Montorio. Da basso gli astanti, che osservano rapiti la performance Visualizzazione di un Angelo, sono parte di un doppio scambio anzi di una forma di dono, l’immedesimazione con l’Angelo che è in carne ed ossa e che è capace di ridere di spargere amore, tranquillità e comunione e l’illusione, proprio per la concretezza di quell’angelo, di poter volare almeno col cuore, raccogliendo quelle piume che volteggiando nell’aria ne hanno seguito i movimenti invisibili di quell’elemento vitale e carezzevole.
Si è svolta il 21 dicembre 2022, alle ore 16, questa performance di Barbara Lalle, Visualizzazione di un angelo, performance a cura di Michela Becchis, Edoardo Marcenaro e Roberta Melasecca, questi ultimi Ambasciatori Rebirth Project / Terzo Paradiso Cittadellarte – Fondazione Pistoletto ONLUS, proprio nel giorno del solstizio d’inverno, il Re-birth Day, come già anticipato, presso la Torre degli Annibaldi, sede dell’ANTA Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente.
Se dall’alto della Torre la performer durante la fase preparativa per la messa in sicurezza del suo corpo è immersa nel mondo celeste di un tramonto che si avvicina sempre più rapido ed è a contatto visivo con le vestigia della Città Eterna, dall’altra il pubblico accorso è accolto ai piedi della torre in un giardino circondato di mura a riparo da qualsiasi distrazione “temporale”. Comincia la performance e l’Angelo si sporge dal parapetto e come se il suo cuore fosse ormai colmo di cielo e di storia, lancia le sua piume come elementi di speranza che il pubblico raccoglie come dono inestimabile.
Il momento culmine in cui si manifesta la gratitudine è performance terminata, quando Barbara Lalle, candidamente vestita incontra il pubblico per salutarlo e quest’ultimo la ricambia con commossi abbracci e sorrisi di felicità.
“Torneranno gli angeli / A sfiorarci l’anima / L’allegria / Saprà tenerci per la mano”, canta Fiorella Mannoia: gli angeli, sottolinea una delle curatrici Roberta Melasecca, sono l’immagine di una felicità, di un “amore” ritrovato, di un’anima libera dalle reti del quotidiano, impongono la riscoperta di una interiorità dimenticata o tralasciata.
Ecco quanto ipotizzato da Mannoia e ricordato da Melasecca, Barbara Lalle l’ha realizzato, l’ha reso concreto, visibile, malgrado l’invisibilità dell’aria.
Roberto Cavallini