La vera protagonista di questa splendida commedia musicale è l’anima stessa di Roma, una città concreta, moderna, che sogna, fatica, sorride per andare avanti, senza dimenticare ciò che ha lasciato indietro.
I protagonisti della commedia sono persone comuni, un panettiere, un meccanico, il gestore di un ristorante, dipinti dalla sapiente regia di Fabrizio Angelini. Ognuno ha un sogno, crede in qualcosa, ognuno ha una speranza e la vive con la spensieratezza ed il sorriso tipico della romanità, quella vera. La meravigliosa musica di Andrea Perrozzi dà voce a questi personaggi e tesse, nota dopo nota, una trama che soltanto il destino più beffardo potrà districare.
Dario ha trent’anni e vive di musica. Sbarca il lunario suonando nei locali, ai matrimoni, per strada. È contento così… ma è la spina nel fianco dei genitori, commercianti, e della sorella Nina, universitaria che aspira a salire la scala sociale. Adriana, storica fidanzata di Dario, lavora instancabilmente nel ristorante di famiglia, e anche lei vorrebbe che Dario si dedicasse a qualcosa di più concreto. Enrico è il migliore amico di Dario, proviene da una famiglia disagiata, lavora in un’officina. Durante un’esibizione vengono avvicinati da un impresario che chiede loro del denaro per lanciarli verso il successo. Enrico perde la testa per Gabriella, segretaria dell’impresario. Dario convince Adriana a prestargli tutti i suoi risparmi; Enrico non trova di meglio che mettersi nelle mani di uno strozzino, che ha messo gli occhi su Nina e la circuisce facendo leva sul suo fascino personale, malgrado le tenaci rimostranze delle sue due amiche, Iva e Sara. Tra canzoni, litigi, passeggiate, temporali e chiari di luna, la storia si complicherà, alternando momenti i drammatici a quelli brillanti, fino a una conclusione che aspira a ridefinire il concetto di “lieto fine”, lontano dall’ossessione, purtroppo così attuale e così fasulla, del successo facile, visto come unica possibilità di realizzare se stessi e di essere felici.
Dicono di noi
Ci sono spettacoli capaci di sorprendere, a volte, quando meno te lo aspetti. Trasteverini, è un vero gioiellino capace di stupire con la forza delle idee. Non troverete il solito ritratto di una Roma sparita, un nostalgico tuffo nel passato, nel “si stava meglio quando si stava peggio”. Trasteverini ha la forza del presente, di una drammaturgia moderna che soltanto fisiologicamente strizza l’occhio al passato. Voci, le voci dell’anima di questa città, di chi quotidianamente lotta coi propri sogni e con le proprie delusioni. C’è tutto, in questo spettacolo, in cui ognuno può riconoscersi. C’è l’amicizia, la famiglia, l’amore, la fatica, il sogno di gloria, i mercanti che lo tradiscono, i personaggi che incontriamo ogni giorno in strada, in un gioco di chiaroscuri alternati, come la vita. Profuma di verità, Trasteverini, e la sua bellezza risiede soprattutto nella regia, meravigliosa (di Fabrizio Angelini), che, con il solo ausilio di un tavolo, nove sedie, tante quanti i protagonisti, e movimenti scenici di entusiasmante sincronia e accuratezza, riesce ad emozionare forse più della storia stessa. Senza bisogno di effetti strabilianti, senza stelle della televisione o del cinema, ma con la semplicità dirompente delle idee, questo spettacolo riesce a coniugare perfettamente un testo realistico con la bellezza delle musiche (di Andrea Perrozzi), del bel canto eseguito senza microfoni (scelta audace e vincente), e con coreografie degne dei migliori musical – off, perfette grazie all’attenzione di tutti gli interpreti. Personaggi ben dipinti dagli autori, tante canzoni belle, interpretate coralmente o da singoli, coreografie di grande impatto, regia sorprendente. Un mix che rende questo spettacolo imperdibile. Il finale, simile all’inizio, riporta le voci di Roma sul proscenio, fatte tacere dal narratore e pluripersonaggio Alessandro Salvatori con un gesto della mano, ultimo movimento suggestivo dello show. Buio. Entusiasmo in platea, applausi. Interminabili, meritati.
(Paolo Leone – Corriere dello Spettacolo)
Trasteverini tesse i fili di una Roma fatta di voci: la voce del meccanico e quella della studentessa universitaria, la voce dell’imbroglione, della cameriera e del “cravattaro”. (…) Tutto, anche l’impostazione dello spettacolo guarda al passato, alla tradizione degli stornelli romani, reinventandola con ritmo e freschezza. Ben nove attori che rimangono quasi sempre in scena: ora protagonisti di un racconto che si esprime anche cantando, ora comparse che accompagnano la storia con movimenti coreografati. Centrale il ruolo dell’attore e cantante Andrea Perrozzi, che firma lo spettacolo assieme a Gianfranco Vergoni, mentre la regia è di Fabrizio Angelini. Nel cast, (…) spicca Alessandro Salvatori, al quale sono affidate “Centovoci”: i suoi passaggi repentini da un personaggio all’altro danno vita ai momenti più esilaranti.”
(Anna Barenghi – Il Grido)
(…) In questo affresco, i personaggi sono disegnati con attenzione per il dettaglio, in maniera verosimile al punto da farli sentire vicini al pubblico, commuovendolo. E se il testo del lavoro portato in scena mostra una capacità singolare dell’autore di osservare la natura umana e descriverla con sensibilità e profondità, alternando sapientemente momenti di tensione drammatica ad altri di ironia e comicità leggera, è anche grazie alla bravura del cast che questi “trasteverini” non risultano mai banali o scontati e sono capaci di far ridere senza divenire macchiette, trasmettendo, invece, un sincero divertimento che attinge a quel lato infantile che si trova in ciascuno di loro e nel quale ci si può facilmente identificare.
Laura Mancini – Show of the Capital
Trasteverini racconta di sogni, realizzati o infranti, di cos’è la felicità, quella raccontata e quella vissuta davvero, tutto questo nella magica cornice della nostra città – Perrozzi&Salvatori
TRASTEVERINI
…15 ANNI DOPO…
Una commedia musicale di Andrea Perrozzi e Gianfranco Vergoni
Da un soggetto di Veruska Armonioso
Con Irene Cedroni, Francesca Cinanni, Valerio De Negri, Emanuele Di Luca, Silvia Di Stefano, Chiara Famiglietti, Roberta Marini, Valentina Naselli, Ilaria Nestovito, Andrea Perrozzi, Brunella Platania, Alessandro Salvatori, Elisabetta Tulli
Regia Fabrizio Angelini
Liriche Armonioso, Vergoni, Tulli
Musiche Andrea Perrozzi
DALL’11 AL 23 APRILE 2023
TEATRO 7
Via Benevento 23
Teatro Sette
Via Benevento 23, Roma
Info e prenotazioni
teatro@teatro7.it – 0644236382
Spettacoli da martedì a sabato ore 21.00 Domenica ore 18.00
Biglietti: intero 25,00 ridotto 19,00