Come annunciato ieri dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, questa mattina alle 11.00 la delegazione del partito di Berlusconi, si sarebbe recata al Colle per un incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La vicenda, o meglio il modus operandi, dei pidiellini, però sembra non essere piaciuta al Capo dello Stato che avrebbe fatto notare come la materia della giustizia sia un tema troppo delicato, come occorra “senso di responsabilità” e “rispetto delle istituzioni” per affrontarlo. Pare che al Quirinale ci sia stata perfino la tentazione di annullare il tutto, superata poi dalla decisione di non gettare altra benzina sul fuoco. Di certo permane la sorpresa, per la chiamata in causa del capo dello Stato come “garante” per vicende processuali il cui iter è tutto e soltanto nelle mani della magistratura. Ma arrivano direttamente dalla segreteria del partito le dichiarazione: “”Ci rivolgeremo a lui in qualità di presidente del Csm e di supremo garante delle istituzioni”. Ha precisato Alfano. “E in quella veste gli chiederemo di fermare i processi e le inchieste che rischiano di trasformarsi in un vero e proprio golpe ai danni di Berlusconi”. Puntuale anche le parole del Cavaliere che oggi sarà dimesso dall’ospedale San Raffaele: “ Basta cautele, vogliono arrestarmi”.