Pescara. Dragaggio del porto: 2 arresti, indagato anche presidente Provincia

Un noto professionista pescarese ed un ex dirigente del Ministero delle Infrastrutture, già in servizio alla sede di Venezia, sono finiti agli arresti domiciliari per turbativa d’asta e per gravi violazioni alle normative sugli appalti pubblici in merito alla gara relativa al III lotto di lavori per il dragaggio del porto canale di Pescara. Nell’inchiesta risulta indagato anche il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa in qualità di ex commissario delegato del dragaggio. L’esame della documentazione, le perquisizioni e specifici approfondimenti investigativi anche di carattere tecnico, hanno consentito di ricostruire l’organizzazione di un cartello di partecipazione all’appalto al fine di favorire la ditta Dragaggi s.r.l. che, seppur non vincitrice della gara, di fatto, subentrava alla ditta vincitrice. È stato accertato, inoltre, che la Dragaggi srl, prima della formalizzazione della procedura concorsuale, conosceva sia i nomi di tutti i partecipanti, che le percentuali di ribasso che gli stessi avrebbero offerto: informazioni ottenute dal professionista pescarese in virtù del datato rapporto di amicizia e dei doni ricevuti.

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