Una multa tra i tre e i cinque miliardi di euro. Sarebbe questa la cifra che il gigante petrolifero Bp ha accettato di pagare con accordo extragiudiziale per chiudere la causa penale dopo l’esplosione della piattaforma Deepwater Horizon al largo delle coste della Louisiana nel 2010. Nell’esplosione che causò la più grande fuoriuscita petrolifera mai avuta nel mondo, denominata marea nera nel Golfo del Messico, morirono undici persone. Secondo la Bbc, l’accordo dovrebbe essere annunciato oggi dal segretario alla Giustizia americano, Eric Holder .
Seppure l’accordo venisse siglato, rimarrebbero comunque aperte le cause civili per danni intentate da autorità federali, statali e locali. In realtà la Bp avrebbe sperato di risolvere tutte le azioni, sia civili che penali, con un solo accordo globale, ma i negoziati sono stati complicati da disaccordi tra i diversi enti amministrativi interessanti.
Con un comunicato diffuso da Londra la Bp ha fatto sapere di essere “in uno stato avanzato dei colloqui” con il dipartimento di Giustizia e la Sec su “tutte le azioni federali penali e della Sec contro la Bp”. Se verrà confermata la cifra si tratterà della “più considerevole multa” imposta a una compagnia in una causa penale nella storia americana. Nel suo comunicato, la compagnia petrolifera ha comunque sottolineato che un accordo finale non è stato ancora raggiunto: “Fino a quando non saranno raggiunti degli accordi finali non vi sarà certezza riguardo a nessuna delle risoluzioni”.