La discesa della quotazione del petrolio continua in maniera sensibile. Al termine della seduta alla Borsa di New York, infatti, il greggio ha segnato un calo del 4,75%: il prezzo del barile è ora a 51,09 dollari. Nelle ultime cinque sedute, il calo è stato del 13%.
Il prezzo del petrolio al barile si attesta al valore più basso del 2019, toccato a metà gennaio. Il prezzo del petrolio è risalito da inizio anno a causa di diversi fattori. A gennaio il Qatar è uscito ufficialmente dall’Opec. Poi, è intervenuta la decisione degli Stati Uniti di bloccare le importazioni di greggio dell’Iran. Senza dimenticare la vicenda delle petroliere sabotate mentre attraversavano il Golfo dell’Oman. Tutto questo, inevitabilmente, ha portato a una contrazione dell’offerta con conseguente aumento delle quotazioni dell’oro nero. E così, in aprile, il greggio è arrivato a toccare i 64 dollari a barile. Appena un mese fa, l’attestazione sui 60 dollari.
Il sensibile calo del prezzo del petrolio è determinato dalle forti vendite snon nascondono le proprie preoccupazioni circa un calo della domanda. Sullo sfondo, le nuove e crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina. Alle stesso tempo, le esportazioni degli Usa hanno fatto registrare un aumento di 260.000 barili al giorno nel mese di giugno.