Il Qatar si ritirerà dall’Opec, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, a partire dal prossimo 1 gennaio 2019. Lo ha annunciato l’azienda di Stato Qatar Petroleum, citando le parole del ministro per gli Affari energetici Saad Sherida al-Kaabi. Il Qatar è stato tra i primi Paesi ad aderire all’Opec, nel 1961, anno seguente alla fondazione dell’organizzazione da parte dell’Arabia Saudita, Iran, Iraq, Kuwait e Venezuela.
Come spiegato dal ministro, “la decisione di ritirarci dall’Opec riflette il desiderio di concentrare gli sforzi nello sviluppo e nell’incremento della produzione di gas naturale, che nei prossimi anni dovrebbe passare dai 77 ai 110 milioni di tonnellate annue”. Una scelta, quindi, motivata dalla necessità “di mantenere e rafforzare la posizione del Qatar come principale produttore di gas naturale” nell’area del Golfo e la sua leadership mondiale nell’export. “Siamo orgogliosi di essere in prima linea su questo fronte – ha ribadito al-Kaabi – e grazie a questo combustibile pulito il Qatar ha un’economia forte e resiliente”. Il Paese, che nel 2022 ospiterà i Campionati mondiali di calcio, si trova nel mezzo di una disputa geopolitica con altre quattro nazioni. Nel giugno del 2017 Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrain ed Egitto hanno imposto sanzioni economiche e restrizioni politiche al Qatar con l’accusa di essere un Paese che sostiene e finanzia i terroristi. Una motivazione, questa, che il governo di Doha ha sempre rispedito al mittente. Inoltre, i quattro Paesi hanno chiesto al Qatar di ridurre i rapporti con l’Iran ma la replica è stata netta: un secco no, perché “sarebbe una violazione della sovranità”.