PETROLIO. UNA STORIA A COLORI di Beatrice Gattai, regia di Alessio Di Clemente, dal 19 al 24 marzo, Cometa Off di Roma

PETROLIO. UNA STORIA A COLORI

Di Beatrice Gattai

Con Beatrice Gattai, Antonio De Matteo, Francesco Centorame

Regia di Alessio Di Clemente

Costumi Irene Trovato

Scenografie Adriano Solferino

 

DAL 19 AL 24 MARZO  COMETA OFF

Dal 19 al 24 marzo sul palcoscenico del Teatro Cometa Off debutta in prima assoluta PETROLIO. UNA STORIA A COLORI, sensibile e delicato spettacolo scritto dalla giovane e talentuosa Beatrice Gattai, anche interprete  con  Antonio De Matteo e Francesco Centorame, e diretto da Alessio Di Clemente.

Petrolio. Una storia a colori  è una storia d’amore, ma non è una storia romantica: parla di evoluzione. E’ un intenso frammento di vita che suggerisce cosa può accadere ad un essere umano quando oltrepassa la “linea del fuoco”, ovvero quando si trova a dover attraversare quei passaggi stretti dell’esistenza che possono distruggerlo in un attimo o farlo evolvere verso una maturità e un senso di responsabilità degno di una persona adulta.

In scena tre personaggi: un uomo e una donna con storie difficili alle spalle, eppure così diversamente affrontate, e infine un ragazzo portatore di handicap e di bellezza. Bellezza, sì. Perché alla fine, dietro la collina dell’integrità umana, splende sempre il sole.

Lo spettacolo si concentra  sulla comprensione del percorso dei protagonisti, non solo per quanto riguarda la semplice messa in scena, ma anche attraverso la percezione del viaggio psicologico inteso come viaggio dell’eroe, costituito da un obiettivo da perseguire e dagli ostacoli che i personaggi incontreranno vivendo le relazioni.

In “Petrolio. Una storia a colori” la lettura di una storia d’amore non romantica mi ha consentito di lavorare sui tre interpreti obbligandoli a procedere per archetipi”-annota Alessio Di Clemente. “La provocazione continua dell’altro all’interno del ring, o meglio della gabbia, in cui si svolge l’azione, è il propellente di ognuno dei tre nella ricerca del compiersi del proprio obiettivo. Ma mentre la giovane donna ha già scavalcato la “linea del fuoco” e vede con chiarezza, responsabilità̀ e consapevolezza tutto il proprio campo d’azione, l’uomo è impantanato nella sua mediocrità̀ e insegue solo il fantasma del proprio ego, il ragazzo invece cerca puramente di soddisfare le proprie necessità naturali.

Una partita tesa, un duello a colpi di provocazioni, inserito in un contesto che altro non è che un falso fondale, un luogo a perdere nella vita dei tre esseri umani. Nessuno vince, a parte l’integrità̀ della persona.
Integrità̀ che non ci protegge, ma che è senz’altro consolatoria.

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