Il Partito Democratico e Italia Viva sarebbero d’accordo su un “piano anti Conte“, con l’obiettivo di ottenere un rimpasto di governo e indebolire l’attuale presidente del Consiglio. Lo scrive ‘Il Messaggero’, secondo cui il progetto prevede l’ingresso di Nicola Zingaretti e Maria Elena Boschi, recentemente vittima di insulti social nella squadra dei ministri, rispettivamente agli Interni e ai Trasporti e Infrastrutture.
L’attuale titolare del ministero dei Trasporti e Infrastrutture De Micheli sarebbe uscita dal cuore di Conte per il caso Autostrade e il Movimento 5 Stelle riterrebbe “sacrificabile” la Lamorgese al Viminale.
Il pressing di Zingaretti, ma anche di Gualtieri e Gentiloni sul Mes, andrebbe letto proprio in questa ottica.
La parola d’ordine in casa Pd, scrive ‘Il Messaggero’, è non far allargare troppo Conte e non lasciare la vittoria di Bruxelles tutta nelle sue mani.
Proprio il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha scritto una lettera al ‘Corriere della Sera’ sul Recovery Fund.
Secondo Zingaretti, il risultato delle negoziazioni in Europa “con la previsione non solo di prestiti per gli Stati membri ma anche di un rilevante ammontare di fondi a dono, offre al nostro Paese un’opportunità unica e irripetibile per ridisegnare dalle fondamenta un nuovo modello di sviluppo sostenibile per le future generazioni”.
Per il segretario Pd, è necessario “fare presto, decidendo rapidamente e superando inutili posizioni ideologiche”.
Stando a Zingaretti, solo “mettendo in condizione giovani e meno giovani di esprimere appieno le proprie reali potenzialità, l’Italia potrà avviare una nuova, auspicata, stagione di crescita del Paese”.
Per farlo, per Zingaretti, occorre investire su progetti concreti come la piattaforma digitale, quella logistica, dei trasporti ed energetica, su formazione, cultura e sanità e su settori chiave del Paese orientati verso nuovi modelli di consumo ‘responsabile’, in grado di trainare crescita e occupazione.
Anche la Pubblica amministrazione, secondo Zingaretti, “dovrà intraprendere un percorso di trasformazione digitale, divenendo più semplice, accessibile e trasparente nelle relazioni con il cittadino, a partire dai pagamenti” .
Il Next Generation, inoltre, si legge nella lettera scritta dal segretario del Pd, “dovrà molto vedere protagoniste le donne, con risorse destinate a politiche per la parità”.