Piano Eurogruppo e Conte: ‘Sul Mes la posizione non cambia’

Dopo giorni di tensione l’Eurogruppo sembra trovare un accordo che soddisfi tutti dall’Italia all’Olanda, varando un piano economico da 500 miliardi complessivi. Crimi e fonti del Tesoro smentiscono che l’Italia abbia chiesto l’attivazione del fondo salva-stati.

Io ho una sola parola – twitta Conte –  la mia posizione e quella del governo sul Mes non è mai cambiata e mai cambierà. Più tardi in conferenza stampa vi aggiornerò su questo e su altre importanti questioni che riguardano il nostro paese. A più tardi.

 Credo che Conte ci stupirà anche in questa occasione”. Sul Mes, ha detto  Crimi, il premier “ha le spalle coperte. Il governo è stato forte e duro e ha portato a tutti i tavoli la linea del sì agli eurobond e del no al Mes”.

Per il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri è stato un ottimo primo tempo, ora dobbiamo vincere la partita. Si è passati da un testo originario, su cui avevamo messo il veto, che conteneva un’unica proposta, il Mes con alcune condizioni. Grazie alla nostra battaglia, siamo arrivati ad un testo con 4 strumenti e per la prima volta mette sul tavolo la proposta di un fondo per la ripresa finanziato con titoli comuni, che è esattamente la proposta dell’Italia. Ci sono poi i fondi Bei, lo Shure e una quota del Mes senza condizioni. Sul recovery plan ci sarà la battaglia più dura. Il pacchetto esiste per noi se ci sono tutti e quattro gli elementi, ha detto. C’è un cambiamento di prospettiva significativo – ha proseguito – non chiediamo la mutualizzazione del debito passato ma che le risorse per affrontare questa emergenza siano comuni. Più saranno tante, più saremo forti per superare la crisi e far ripartire l’economia. La posizione che coraggiosamente l’Italia sta sostenendo credo che prevarrà, già sta prevalendo, ha detto il ministro parlando dei fondi Bei e di Shure che si finanziano emettendo titoli. Noi – ha proseguito il ministro – crediamo che a livello europeo servano complessivamente 1.500 miliardi. Al momento tre dei quattro strumenti messi in campo movimentano 500 miliardi, noi crediamo serva almeno un trilione, un trilione e mezzo (1.000, 1.500 miliardi riferendosi a trillion), alimentato con titoli comuni.  L’Eurogruppo ha proposto, e non deciso, che il Mes possa offrire, oltre al meccanismo che la troika, anche uno strumento incondizionato dal quale, i Paesi che lo vorranno, non l’Italia, potranno prendere dei soldi senza condizione.L’Italia e il premier Conte hanno detto e ripetuto che il Mes non è adatto affrontare la crisi.

‘Con 500 miliardi i paesi europei si coordinano per una politica economica che affianchi quella monetaria della Bce. È un primo passo, ma è anche la prima volta. Il Fondo per la rinascita è la prossima sfida di questo impegno comune. L’Europa è solidarietà’,  così su Twitter il commissario Paolo Gentiloni all’indomani della riunione dell’Eurogruppo.

 

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