Formare nuovi professionisti delle rinnovabili e delle infrastrutture elettriche nel continente africano e sostenere la filiera dei biocarburanti in Kenya: sono questi i due obiettivi di altrettanti progetti supportati dal Piano Mattei per l’Africa. Dei loro sviluppi si è parlato nella terza giornata di Ecomondo, in occasione dell’edizione 2024 dell’Africa Green Growth Forum, organizzato da Ecomondo e dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con la struttura di missione della Presidenza del Consiglio per il Piano Mattei. L’appuntamento ha portato alla luce anche nuove opportunità di cooperazione nei settori dell’economia circolare che possano coinvolgere l’Italia con il continente africano.
Il Piano Mattei sta sostenendo la costituzione in Marocco di un centro di eccellenza per la formazione nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, rivolto a tutto il continente africano. Il centro formerà esperti, amministratori e tecnici nei settori delle rinnovabili e delle infrastrutture elettriche, promuovendo nello spirito del Piano Mattei uno sviluppo energetico sostenibile attraverso il rafforzamento delle capacità manageriali e professionali ‘in loco’.
Il funzionamento e gli avanzamenti del progetto, sviluppato sotto l’egida dei governi italiano e marocchino, sono stati esposti dal managing director della Fondazione Enel Giulia Genuardi, da Abdessamad Faik dell’Università Politecnica Mohammed VI, da Mirco Torquati, responsabile commerciale impianti di larga scala di 3SUN Gigafactory, e da Simone Pasquini, Area Manager Africa di Cesi Spa.
“La prospettiva in Marocco, con il piano Mattei, è di aprire un centro di formazione in campo energetico che possa diventare un polo di formazione per tutto il continente africano e su questo stiamo lavorando. Il progetto prenderà un po’ di tempo ma ne vediamo bene il respiro continentale”, afferma Fabio Massimo Ballerini, membro dell’ufficio del consigliere diplomatico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in occasione dell’apertura della quarta edizione del Forum Africa Green Growth a Ecomondo. Secondo il delegato italiano, l’energia “non poteva non essere uno dei settori caratterizzanti del piano Mattei” e quindi “in questi primi mesi si è lavorato molto su progetti energetici, ovviamente con una prospettiva di sostenibilità”.
I nuovi principi su cui si baserà lo sviluppo energetico del piano Mattei, che riguardano il rafforzamento e l’ampliamento dell’accesso all’energia stessa, sviluppo di nuove filiere industriali e di nuove infrastrutture e formazione”. Stando a quanto sottolineato dal consulente italiano, lo sviluppo delle direzioni è avvenuto “ascoltando molto i partner. In ambito energetico non è stato difficile capire che l’esigenza è notevole perché le stime dicono che oltre 600 milioni di africani oggi non hanno accesso all’energia, quindi di lavoro ce n’è certamente tantissimo”.
Fabio Massimo Ballerini ha evidenziato come “uno dei primi atti finanziari del piano Mattei, attraverso un contributo del Fondo Clima, è stato un finanziamento di 75 milioni di euro per lo sviluppo dei biocarburanti in Kenya che permette di creare un nesso tra sviluppo di energie rinnovabili e formazione” anche “a partire da colture in terreni particolarmente degradati quindi non in competizione con la produzione a scopo alimentare e recuperando terreni”.
“La sostenibilità consapevole e l’economia circolare sono necessarie a fare impresa”, ha detto Antonio Montanari, vicepresidente Confindustria Assafrica & Mediterraneo, il quale ha poi tenuto a precisare quanto “da questo punto di vista, l’Africa è una grandissima occasione. Siamo a un punto di svolta: l’Africa cresce a doppia cifra, è il continente che cresce di più dopo l’Asia, 11 delle 20 economie mondiali che crescono di più sono africane” e che “ci sono 1,4 milioni di persone che diventeranno 2 miliardi da qui al 2030 con il loro portato di beni, servizi e necessità”. Montanari ha poi specificato che “in questo contesto, bisogna avere un approccio sostenibile”. “Il piano Mattei è una grandissima indicazione governativa in questo senso”.