La Borsa di Milano ha chiuso la seduta sulla parità, a seguito di un rapido cambio di rotta pomeridiano, dopo una mattinata all’insegna dei guadagni. La svolta è stato l’incontro a tre tra il presidente del consiglio italiano Mario Monti, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy tenutosi a Strasburgo. “Gli Eurobond non sono necessari”. Così la Merkel ha messo una pietra sopra al discorso sugli stability bond. Il mercato fino all’ultimo aveva sperato in un sì tedesco. Domani Monti è atteso a Roma dove incontrerà il commissario europeo per il Mercato interno, Michel Barnier e il responsabile degli Affari economici e monetari, Olli Rehn.
Dal mercato obbligazionario, si è registrata un’impennata serale dello spread Btp-Bund che ha raggiunto i massimi di giornata a 493 punti base. Il rendimento offerto dal decennale italiano si è riportato di slancio sopra la soglia del 7% attestandosi al 7,11%. Giornata quella di oggi che è stata orfana di Wall Street che ha lasciato chiusi i cancelli per festeggiare il Giorno del Ringraziamento. In questo quadro a Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,03% a 13.920,58 punti mentre il Ftse All Share si è portato a 14.676 punti giù dello 0,08 per cento.
Contrastato il comparto bancario capitanato da Unicredit che ha chiuso in rialzo del 2,81% .Bene anche Intesa Sanpaolo (+1,48%). A ridosso della chiusura e con il consiglio di sorveglianza ancora in corso, le principali agenzie di stampa davano ormai per assodata la nomina di Enrico Cucchiani alla carica di consigliere delegato di Cà de Sass. Bene anche Ubi Banca in progresso dello 0,59% . In flessione la Popolare di Milano (-1,98% ), Mps (-2,41%), Mediobanca (-0,32%) e Banco Popolare (-1,66% a 0,828 euro).
Positiva tutta la Galassia Agnelli: su del 4,29% a 3,454 euro Fiat spa, maglia rosa del listino meneghino, del 3,60% a 6,045 euro Fiat Industrial e dell’1,15% a 14,07 euro la holding Exor. Oggi è stato l’ultimo giorno di produzione per lo stabilimento siciliano della Fiat di Termine Imerese. Da domani i 1556 dipendenti diretti e i 700 dell’indotto andranno in cassa integrazione fino al 31 dicembre.
Buone performance anche da parte di Mediaset che archiviato la seduta avanzando del 2,34% . In giornata il vicepresidente di Cologno Monzese, Pier Silvio Berlusconi, ha ribadito rispondendo ad alcune domande dei giornalisti che il gruppo non prenderà parte ad eventuali aste per l’acquisto di Endemol.
Fonte: Borsaitaliana.it