Pierpaolo Pomatto è stato sgozzato. Aveva un passato legato alle Br

Rivarolo Canavese (TORINO). In un pozza di sangue, con la faccia rivolta a terra e la gola tagliata, contornato da alcune banconote di vario taglio così è stato trovato il cadavere di Pierpaolo Pomatto, a Vesignano frazione di Rivarolo Canavese. Un dettaglio non trascurabile, le banconote ritrovate era false e recavano una chiara dicitura ‘fac simile’. Il cadavere è stato segnalato da un passante.

Il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, ha commentato: “ Significativa quella presenza di banconote finte; l’indagine punta immediatamente a ciò che l’uomo ha fatto nelle due ultime settimane”.

Una vicenda legata al denaro? Chi era Pierpaolo Pomatto? Un uomo, di 64 anni, residente a Feletto, con precedenti per truffa, estorsione e furto. Nel 2009 era stato arrestato con l’accusa di aver chiesto il pizzo, fu preso in flagrante mentre riceveva insieme al suo complice Sergio Franzin, una busta con 10mila euro da un imprenditore torinese. Era stato anche processato, e poi assolto, per i suoi presunti legami con Brigate Rosse.

In corso, le indagini sotto la direzione dei carabinieri di Ivrea e del Nucleo Investigativo, coordinate dal pm Ruggero Crupi.

 

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