«Il progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina arriverà entro fine anno». Lo ha dichiarato l’amministratore delegato della Società Stretto di Messina Pietro Ciucci in un’intervista a Rai Radio1. Il progetto esecutivo annunciato per l’estate slitterà quindi a dopo novembre quando ci dovrebbe essere l’approvazione del Cipes. Prima però arriverà la valutazione di impatto ambientale – spiega Ciucci a Radio1 – e Stretto di Messina si prenderà più dei 30 giorni previsti per rispondere alle oltre 200 integrazioni richieste dal Ministero dell’Ambiente. «La procedura prevede anche la possibilità di chiedere una proroga – afferma l’amministratore delegato – Stiamo studiando la possibilità di effettuare ulteriori analisi sul campo che ci consentirebbe di andare anche oltre quello che è previsto dalla legge, in modo da dare la migliore risposta possibile alle osservazioni fatte dal Mase».
Gira voce che l’amministratore delegato della Stretto di Messina SpA Pietro Ciucci abbia fatto una telefonata di fuoco al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini in una pausa dei lavori della Conferenza di Servizi, convocata per dare il via libera al cosiddetto progetto definitivo (PD) 2024 del Ponte sullo Stretto di Messina. Gli erano saltati i nervi dopo aver letto, incredulo, che fosse stato reso noto un pesante documento della Commissione Tecnica di Valutazione di Impatto Ambientale che demoliva il Progetto Definitivo. Infatti, il 15 aprile scorso la Commissione Via del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha richiesto 237 integrazioni di documenti alla Società Stretto di Messina SpA, nell’ambito della valutazione del cosiddetto progetto definitivo del Ponte.
Ciucci si era sentito tradito, perché il progetto del ponte sullo Stretto di Messina lo vede proprio come una sua creatura. Il ministro Salvini ha messo la sordina sul ponte nella campagna elettorale per le Europee, quando ha capito che non ci sarebbe stato alcun nastro da tagliare prima dell’8 e 9 giugno.