‘C’è un ingrediente che non manca mai nei miei piatti e che consente di riconoscerli. Il mio ingrediente segreto è la memoria. Ognuno dei miei piatti contiene almeno un pizzico di memoria. Ognuno dei miei piatti, con la sua semplicità, prova a raccontare una storia’. Comincia così il primo libro di Pino Cuttaia. Per le scale di Sicilia è la narrazione in forma verbale e fotografica dell’esperienza umana e professionale del cuoco che da Licata è riuscito ad attirare l’attenzione della critica gastronomica più qualificata, raggiungendo le due Stelle Michelin con il suo ristorante ‘La Madia’. Il libro dello chef siciliano Pino Cuttaia inaugura la direzione scientifica dell’enogastronomia Giunti da parte di Marco Bolasco. Quello che Giunti gli dedica è un volume particolare, che rinnova la formula della monografia d’alta cucina. Oltre alle ricette, racconti e appunti dello chef, una narrazione valorizzata da emozionanti fotografie di paesaggi, luoghi, persone, mestieri alternate ad altre che svelano la personalità dello chef e a quelle che illustrano l’attività frenetica nella cucina de ‘La Madia’. Ne emergono il ritratto di un vero protagonista della scena gastronomica internazionale e la riscoperta di un territorio di grandissima bellezza e autenticit Volevamo raccontare un’altra storia: quella di un cuoco che interpreta il proprio contesto dando voce attraverso di sé a tutti coloro che fanno parte della sua cucina, a vario titolo commenta Marco Bolasco. Quella di Pino Cuttaia è una storia esemplare è bellissima, fatta di una Sicilia di gesti, di terra e di vita. Siamo felici di poter aprire un nuovo sguardo sull’enogastronomia, in Giunti, partendo da Sud con questo progetto che è più di un semplice libro. Lo chef due stelle Michelin discuterà del suo libro con la giornalista Marilisa Della Monica e Francesco Lauricella, autore dei racconti.
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