Sì alla libertà su cauzione per Oscar Pistorius. Dopo aver letto per oltre un’ora una lunghissima sentenza, il giudice Desmond Nair ha concesso la sola pena pecuniaria all’atleta perché l’accusa non ha dimostrato che esistono concreti rischi di fuga. E’ stato comunque fatto riferimento allo “shock e oltraggio” che la scarcerazione dell’atleta accusato di aver ucciso la fidanzata potrebbe suscitare nella comunità.
Ma non tutti condannano Pistorius. Prima della sentenza, diverse sono state le manifestazioni di solidarietà all’atleta. “Crediamo in te e nel tuo amore per Reeva”, hanno gridato alcuni dei presenti in tribunale. Ma alcuni sostenitori erano presenti anche al di fuori dall’Aula di giustizia. Come la coppia che da questa mattina staziona davanti al tribunale con un grande cartello con ritagli di giornali con foto di Pistoius e Reeva e la scritta “crediamo in te”. La foto campeggia in prima pagina sul sito del quotidiano sudafricano Beeld.
Ma a smontare almeno in parte il capo d’accusa contro Pistorius, le accuse contro il capo detective che indaga sull’omicidio della sua fidanzata, ritenuto responsabile a sua volta di 7 tentati omicidi. E dalla difesa arrivano anche accuse d’inquinamento della scena del crimine. Il sindaco di Gemona smentisce che Pistorius abbia una casa in città.