Pizzaiuolo tra presente e futuro: ne discutono i vertici associativi. Gala alla Mostra d’Oltremare di Napoli

Tra arte, mestiere e professione, l’attuale situazione alla luce delle prospettive di un settore in crescita.

NAPOLI. Uniti tutti insieme i maestri della pizza, i rappresentanti delle istituzioni e gli imprenditori del comparto in occasione del gala in programma alla Mostra d’Oltremare di Napoli, lunedì 15 gennaio, dalle ore 19.

L’evento sociale promuoverà un confronto sulle prospettive future di un settore in ampia crescita anche grazie al recente riconoscimento da parte dell’Unesco dell’arte del pizzaiuolo quale patrimonio immateriale dell’Umanità.

Con queste prospettive, la Bc Communication Services ha organizzato una serata all’insegna di “arte, mestiere o professione del pizzaiolo” al ristorante della piscina.

L’evento vuole essere un’occasione di incontro – come spiegato da Brunella Cimadomo della Bc Communication,  tra il piacere del gusto e la libertà di pensiero e di espressione. L’happening avrà uno stile internazionale perché il gusto farà da sfondo a proponimenti e riflessioni che possano essere la base di un modo nuovo di divulgare e vivere l’arte dei pizzaioli.

Alla serata aderiscono tutte le associazioni campane di settore: la Verace Pizza di Antonio Pace, l’Associazione Pizzaiuoli napoletani di Sergio Miccù, l’Unione Pizzerie Storiche Napoletane Centenarie presieduta da Antonio Starita     e l’Associazione Mani d’Oro

di Attilio Albachiara Tra gli aderenti, l’Accademia enogastronomica MedEATerranea, guidata da Massimiliano Quintiliani. La serata vedrà anche la partecipazione di Raffaele Borriello, direttore generale ISMEA, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare.

Saranno presenti le istituzioni con Franco Alfieri, capo della Segreteria Politica del presidente della Campania Vincenzo De Luca; Enrico Panini, assessore alle Attività Produttive del Comune di Napoli; Flavia Sorrentino, delegata del sindaco de Magistris all’Autonomia della Città; Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno; il senatore Bartolomeo Amidei; Donatella Chiodo, presidente della Mostra d’Oltremare di Napoli; Giuseppe Oliviero, vicepresidente nazionale CNA; Vincenzo Borrelli, vicepresidente Sezione Turismo Unione Industriali di Napoli.

Sono certo che il riconoscimento Unesco possa portare sempre più a nuove opportunità concrete di lavoro per i giovani della nostra città, sostiene Franco Alfieri, mentre Flavia Sorrentino si dichiara convinta che tutelare l’arte del pizzaiolo napoletano sia un dovere di tutti; per Antonio Limone quello della pizza è un paradigma, il più grande, bello e completo della Mediterraneità. Un cibo identitario della nostra terra che nella sua semplicità riassume la prelibatezza di grandi alimenti: il pomodoro, l’olio extravergine d’oliva, la mozzarella, la farina di grano.

Bartolomeo Amidei ricorda che per lui la proposta di legge avanzata per l’istituzione dell’Albo professionale pizzaioli rappresenta una forma di tutela e garanzia sia per i pizzaioli che per i consumatori; Donatella Chiodo sottolinea che si deve puntare alla valorizzazione delle professionalità del territorio. Giuseppe Oliviero ribadisce la necessità di trasformare gli attuali contratti di attività di pizzaiolo da quelli di semplice somministrazione a quelli di artigiani, ovvero creatori di prodotto; infine, Vincenzo Borrelli, si dichiara convinto che il futuro dei pizzaioli debba essere quello di una vera disciplina professionale che passi attraverso l’alta formazione che vada poi riconosciuta da Enti e Ministeri.

Tra le presenze del mondo produttivo, imprenditori del calibro di Riccardo Agugiaro, Agugiaro & Figna – Farina Le 5 Stagioni, figlio di una famiglia da sempre impegnata al fianco dei Maestri Pizzaioli di tutto il mondo per promuovere e valorizzare i segreti dell’arte bianca, un patrimonio culturale intorno al quale per troppi anni si sono creati falsi miti; Ferdinando Marana, di Marana Forni, che afferma che è necessario unire conoscenze e competenze per guardare al futuro e rispondere alla crescente domanda internazionale di pizza napoletana; Francesco Franzese, de La Fiammante, che considera l’evento un’occasione importante per mettere in collegamento produttori e operatori del settore contribuendo, così, a generare valore ; Domenico Raia, Horeca RAIA, distributori per il mondo dell’Horeca, sicuro che l’evento è un momento di confronto serio che contribuisce alla crescita di un comparto e all’individuazione di strategie comuni; Massimo Calafiore di SIRE, secondo cui il futuro dei pizzaioli deve essere quello di una vera disciplina professionale che passi attraverso l’alta formazione che vada poi riconosciuta da Enti e Ministeri; Giovanni Marigliano, dolciaria Marigliano; Antonio Beneduce, Maestri Caseari Fratelli Beneduce, Gennaro Cariulo, imprenditore della ristorazione; Paolo Aruta, amministratore delegato Fratelli La Bufala; Franco Manna, fondatore e presidente di Rossopomodoro; Assunta Pacifico, ’A figlia d’’o Marinaro, Felicia Annarumma di Annarumma Vini anche col suo ‘bomba d’amore’, Gennaro Galeotafiore de I Sapori di Napoli.

L’ iniziativa sarà pure partecipata dal direttore generale dell’ISMEA, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, Raffaele Borriello, che considera la pizza forse l’unico caso di una trasformazione di materie prime agricole opera totalmente dell’uomo.

Teresa Lucianelli

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