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Polemica sull’ordinanza di riapertura in Calabria, parla Salvini

Il leader della Lega Matteo Salvini si è detto d’accordo con la riapertura delle attività nelle regioni del Sud, “perché l’Italia ha dati diversi. Se in Calabria il contagio è sostanzialmente bloccato, con prudenza e intelligenza due persone a due metri di distanza con la mascherina possono bere un caffè al bar: non vedo il problema”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Mattino Cinque.

In questo modo, ha spiegato il segretario del Carroccio, si tutelano le attività e si evita il rischio che un barista “fallisca o chieda i soldi alla malavita, che può essere più veloce dello Stato”.

La presidente della Regione Calabria Jole Santelli, che ha emanato un’ordinanza che prevede la riapertura di bar e ristoranti a partire dal 30 aprile, in contrasto con quanto deciso nel Dpcm del 26 aprile dal premier Giuseppe Conte, ha dichiarato tramite La Stampa che la possibile diffida da parte dell’esecutivo “è un atto che il Governo legittimamente può fare. Anche se io lo sconsiglierei fortemente”.

Riguardo la possibilità di ritirare l’ordinanza, come caldeggiato da alcuni primi cittadini calabresi, dall’opposizione in Regione e dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, Jole Santelli ha risposto con un secco “no!”, spiegando poi che si tratta di una “norma giusta. Penso che entro dieci giorni il Governo farà lo stesso con un nuovo Dpcm”.

“Io ho seguito un protocollo con precauzioni rigide, non penso di avere fatto nulla di sconvolgente. Se il Governo deciderà di impugnare l’ordinanza sarà un atto politico. Secondo me potrebbe evitare“, ha sottolineato.

“Io non ho riaperto la ristorazione all’interno dei locali. Ho solo consentito di mettere qualche tavolo all’aperto. Tutto questo pasticcio per qualche tavolo mi pare eccessivo”, ha continuato la governatrice.

“I ristoranti li ha riaperti il Governo quando ha consentito la possibilità di asporto. Le cucine sono aperte. Io ho solo previsto la possibilità di mettere dei tavoli fuori. Anche l’Iss dice che all’aperto i rischi sono minimi“, ha dichiarato ancora ai microfoni de La Stampa.

La presidente della Regione ha espresso invece le sue paure riguardo la terza ondata di ritorni dal Nord Italia, prevista dal nuovo Decreto del Presidente del Consiglio, per cui la Calabria ha imposto nuovi rigidi controlli.

“L’aumento dei contagi non sarà dato da due tavolini davanti a un bar o a un ristorante. Il rischio è dato da quello che è stato autorizzato con il Dpcm, cioè la possibilità di rientrare al Sud per chi era rimasto bloccato al Nord nelle scorse settimane. Io ho dovuto fare un’ordinanza per chi torna, è il terzo esodo in rientro che siamo costretti a gestire da soli”.

 

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