Non ha resistito alle polemiche relative alla gestione del Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari ed ha pagato con le dimissioni un coinvolgimento che a suo dire risulta esclusivamente aleatorio. Ora la banca senese dovrà pagare 3,9 miliardi di prestiti pubblici “Monti bond”, ma il presidente dell’Abi ribadisce la sua estraneità alla vicenda attraverso una lettera inviata al vice presidente vicario dell’associazione dei banchieri, Camillo Venesio. “Non ho commesso nulla di illecito- scrive Mussari- ma ora nell’interesse dell’Abi non posso trascinare l’associazione in polemiche che lo riguardano. Per questo motivo, ha aggiunto, rassegno le dimissioni da presidente”.
“Assumo questa decisione – dichiara l’ex presidente di Mps – convinto di aver sempre operato nel rispetto del nostro ordinamento, ma nello stesso tempo deciso a non recare alcun nocumento, anche indiretto, all’associazione”.
“In questi tre anni – ha sottolineato Mussari – ho cercato di servire l’associazione mettendo a disposizione tutte le energie fisiche e intellettuali di cui disponevo, usufruendo dell’insostituibile contributo della direzione e di tutti i dipendenti dell’associazione”.
“Voglio ringraziare tramite la tua persona – ha poi aggiunto Mussari rivolto al vicepresidente Venesio – tutti i membri del comitato esecutivo e del Consiglio per la fiducia accordatami e per il loro pieno supporto di cui ho sempre goduto. Rappresentare le banche in Italia – ha concluso – nell’ottica di perseguire l’interesse generale del Paese è stato per me un grande onore”.
Intanto questa mattina il titolo titolo Mps risulta sospeso in Borsa. A Piazza Affari infatti, le azioni del Montepaschi sono in standby, e segnano-7%. Piazza Affari ced einvece lo 0,63%, aggiudicandosi la maglia nera tra le borse d’Europa.