Al via la seconda giornata di consultazioni. Anche politici, nel nuovo Governo

In corso le consultazioni con il Pdl. Mario Monti ha ricevuto il segretario del Pdl Angelino Alfano, accompagnato dai capigruppo di Camera e Senato Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri è appena entrata nell’ufficio del premier incaricato Mario Monti per le consultazioni. Con il Pdl si concludono per il professore gli incontri con le delegazioni delle forze politiche, e nel pomeriggio Monti chiuderà le consultazioni ricevendo le parti sociali ed i rappresentanti di donne e giovani.

Monti: “ Anche politici nel Governo”: Il premier incaricato ribadisce ancora l’intenzione a formare un governo in cui abbiano posto anche ministri politici. Fonti parlamentari, infatti, riferiscono di telefonate in cui Mario Monti avrebbe espresso il proposito di una squadra formata anche dai leader dei partiti che lo sosterranno in Parlamento. Monti, secondo quanto viene riferito, è convinto che solo in quel modo si possa assicurare un rapporto stabile tra governo e parlamento.

Pdl:”Con fli Monti rischia lo sfascio”:  Sull’ ipotesi di Monti alla guida di una coalizione Pd-Terzo Polo affermata da Italo Bocchino sul Corsera, il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, afferma:”rispondiamo con chiarezza che il tentativo Monti viene messo irresponsabilmente a rischio”.

Bersani: pieno sostegno a Monti: Al termine dell’incontro con il premier incaricato Mario Monti, Pier Luigi Bersani, ha affermato: “Noi diamo pieno e convinto sostegno ad un governo di autorevole e forte caratura tecnica e non per sostenere meno ma meglio Mario Monti”. Abbiamo confermato pieno e convinto sostegno a questo sforzo e tentativo” del professor Monti e dunque “non abbiamo posto termini al governo”, ha detto il segretario del Pd. Occorre “consegnare alla politica e ai gruppi parlamentari il compito di organizzare un percorso per costruire qualche urgente riforma” come “la riforma elettorale, la riduzione del numero dei parlamentari, la riforma dei regolamenti parlamentari”, ha detto Bersani, sottolineando che queste riforme si devono affiancare ovviamente alle misure del governo per “affrontare l’emergenza”.

Monti: “Il mio Governo andrà avanti  al 2013”: Un governo che possa durare fino alla fine della legislatura e che lavori per mettere a punto delle misure che richiederanno “sacrifici, ma non lacrime e sangue”.

Ma soprattutto presenza di politici, meglio di primo piano, nell’esecutivo. Se i partiti ritenessero che in questa fase non è opportuna una loro presenza devono garantire, almeno, un appoggio “serio e durevole” senza il quale l’esecutivo del professore non si farebbe. Mario Monti, nell’incontrare la stampa, a termine della primo giro di consultazione è chiaro e pragmatico. Il momento è difficile e delicato e tutti devono prendersi le responsabilità e non a seconda delle proprie convenienza. La mossa del senatore a vita spiazza il mondo della politica disponibile ad accettare un governo tecnico ma pronto a smarcarsi alla prima occasione. Il messaggio è rivolto, principalmente, a chi vorrebbe dare il suo appoggio solo alle singole misure che l’esecutivo di volta in volta presenterà. Per Monti “non è condizione indispensabile” che i segretari dei partiti che appoggeranno il governo siano presenti nell’esecutivo ma ritiene indispensabile un loro “convinto appoggio su ispirazione, caratteristiche e valori e sulla prospettiva operativa del governo”. O tutti assieme, è il refrain dell’economista, o Mario Monti cederà la mano ad un nuovo volenteroso. Altro elemento imprescindibile per far accettare l’incarico al presidente incaricato da Giorgio Napolitano è “l’orizzonte temporale” del governo. Il professore è abbastanza chiaro nel ribadire che se il suo governo otterrà la fiducia “va da qui –dice- alla fine della legislatura, nella primavera del2013”, continua. Fermo restando le prerogative del Parlamento che “in qualsiasi momento può decidere che un governo non gode più della sua fiducia” non si può fissare una scadenza a priore perché ne “ toglierebbe la credibilità”.

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