Il Ponte sullo Stretto torna a dividere. Ncd preme per la ripresa della realizzazione dell’opera, ma il ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio, sottolinea come sul suo tavolo non ci sia alcun dossier sull’argomento: ‘Se arriveranno proposte le valuteremo’. Il governo è disposto a valutare l’opportunità di una riconsiderazione del progetto del Ponte sullo Stretto come infrastruttura ferroviaria previa valutazione e analisi rigorosa del rapporto costi-benefici, quale possibile elemento di una strategia di riammagliatura del sistema infrastrutturale del mezzogiorno, afferma il sottosegretario alle infrastrutture Umberto Del Basso De Caro intervenendo in Aula alla Camera, in riferimento ad una mozione di Ap sulla Salerno-Reggio Calabria. Per quanto riguarda il progetto del Ponte sullo Stretto, De Caro sottolinea al contempo come si tratti di un intervento che non è presente nell’agenda del Governo e la cui complessità richiederebbe uno specifico approfondimento, che può tranquillamente essere rimandato ad altro momento. ‘Smentendo lo stesso ministro delle Infrastrutture Delrio oggi il governo cambia idea e, subendo l’eterna campagna elettorale di Alfano, in Aula ha appena affermato di voler riconsiderare il progetto del Ponte sullo Stretto. Ma come, non era il governo della manutenzione e non delle grandi opere? Del mettere prima in sicurezza? Contrariamente a ogni considerazione razionale e logica ritorna in auge un progetto inutile e dispendioso, voluto dal ministro Alfano che detta l’agenda del governo’, è il commento dei deputati delle Commissioni Trasporti e Ambiente della Camera del M5S che spiegano: “Noi diciamo no a un’opera inutile. Prima di passare lo Stretto e considerare un’opera faraonica come il Ponte un’infrastruttura ferroviaria, bisognerebbe poterci arrivare in sicurezza, a Reggio Calabria, e viaggiare con altrettanto sicurezza in Sicilia. Dove ci sono strade che crollano, ponti che si sbriciolano, e treni regionali inesistenti.
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