Post di esordio dell’eurodeputata Ilaria Salis, in cui incita alla lotta e all’occupazione di case sfitte. Prevista oggi la reclusione da 2 a 7 anni per gli occupanti abusivi

‘’Sì, lo confesso!”. Comincia così un lungo post di Ilaria Salis nel quale la neo-eurodeputata affronta per la prima volta la questione di una casa popolare a Milano di proprietà dell’Aler, l’ente di edilizia popolare, che la maestra 40 enne – secondo quanto riportato giorni fa da Libero e il Giornale – ha occupato abusivamente dal 2008 al 2022. “Sì, lo confesso!”, scrive dunque Ilaria Salis. “Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all’abitare, a Milano e in tutta Italia. Se qualcuno pensava di fare chissà quale scoop scavando nel mio passato, è solo perché è sideralmente lontano dalla realtà sociale di tale movimento, che si compone di decine di migliaia di abitanti delle case popolari e attivisti, i quali, per aver affermato il semplice principio di avere un tetto sulla testa, sono incappati in qualche denuncia”.

La nuova eurodeputata di Avs entra nel merito della sua vicenda, cioè l’appartamento nel quartiere Alzaia Naviglio e il debito relativo di 90 mila euro. “Come è stato ampiamente sbandierato sui media di destra, Aler reclama un credito di 90 mila euro nei miei confronti come indennità per la presunta occupazione di una casa in via Giosuè Borsi a Milano, basandosi esclusivamente sul fatto che nel 2008 sono stata trovata al suo interno.

Ilaria Salis esordisce  con un post in cui incita alla lotta e all’occupazione di case sfitte. Tecnicamente sarebbe istigazione di reato, ma a breve l’europarlamentare potrà godere dei benefici dell’immunità a cui certamente non rinuncerà. Una presa di posizione che ha fatto registrare la dura reazione di Confedilizia e di Fratelli d’Italia.

L’eurodeputata di Avs tratta il tema della casa e delle occupazioni abusive, rivendicando “con grande orgoglio di aver fatto parte di questo movimento e di continuare a sostenerlo!”.

Per Ilaria Salis, “un gran numero di individui e famiglie, spesso prive dei mezzi necessari per reagire adeguatamente, sono tormentate da richieste infondate di questo genere. Il totale dei crediti contabilizzati da Aler ammonta infatti ad oltre 176 milioni di euro! La pratica di richiedere esose indennità di occupazione agli inquilini, basata su presupposti a dir poco incerti, è una strategia utilizzata sistematicamente per spaventare gli occupanti e tentare di fare cassa”.  L’elezione a Strasburgo non ha modificato di un millimetro la percezione della Salis sui confini e sui limiti delle cose che si possono fare.

Immediata la replica di Confedilizia, per la quale, “La prima esternazione da ‘onorevole’ di Ilaria Salis è dedicata alla rivendicazione orgogliosa di una serie di reati riguardanti la casa. Complimenti agli elettori!”, le  parole del Presidente dell’associazione, Giorgio Spaziani Testa.

Nicola Procaccini, europarlamentare di Fdi e Presidente uscente di Ecr, definisce l’esordio pubblico della Salis, “Disdicevole. Mi pare un esordio di grande spirito legalitario(!). Si tratta di esternazioni farneticanti, giustamente censurate da Confedilizia: la sinistra che si ammanta di legalità invita a compiere reati”. Procaccini ricorda alla Salis che, “con i soldi sprecati per il Superbonus avremmo potuto costruire 200mila alloggi popolari. Invece di farneticare ne chieda  conto al Pd e a Giuseppe Conte, suoi alleati”.

“Ilaria Salis esordisce partecipare nella sua nuova veste di europarlamentare rivendicando di aver fatto parte – e di sostenere ancora – il ‘movimento di lotta per la casa’, un collettivo che a Milano e in altre città ha occupato immobili pubblici e contrastato sfratti e sgomberi, ledendo così il diritto delle famiglie bisognose in regolare attesa di un’assegnazione”. Così in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo Carlo Fidanza. “E per non farsi mancare nulla, Salis contesta persino l’azienda regionale colpevole addirittura di pretendere dagli occupanti abusivi che paghino come tutti gli altri cittadini. Parole inaccettabili che legittimano l’illegalità diffusa e da cui ci attendiamo si dissocino abbastanza coloro che hanno candidato Ilaria Salis e gli esponenti di quel “campo largo” che in questi giorni manifestano ipocritamente a difesa della Costituzione, dimenticando che in essa è sancito l’inviolabile diritto alla proprietà privata”, conclude l’europarlamentare di Fratelli d’Italia.

L’on. Ilaria Salis, neo eletta al Parlamento europeo, istiga al reato, invitando all’occupazione di case sfitte alla resistenza agli sgomberi. Si tratta di dichiarazioni gravissime, perché in Italia ci sono migliaia di persone (la stragrande maggioranza delle quali con una sola abitazione) che si sono viste cacciare fuori dagli abusivi. Il Pd e Avs si dissocino subito dalla loro “compagna”. Lo scrive sui social il vicecapogruppo di Fdi alla Camera, Alfredo Antoniozzi.

“Oggi Ilaria Salis rivendica l’orgoglio di aver fatto parte dei comitati di lotta per la casa, partecipando a occupazioni di immobili cosa ne pensano le famiglie bisognose, magari con bambini e anziani a carico, che in tutta Italia attendono da tempo un alloggio rispettando le graduatorie”. Lo dice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva. “Osservare la legge, rispettare le regole non è un optional – prosegue Paita – ma è il pilastro sul quale si fonda la convivenza sociale. Ci chiediamo come possa una certa sinistra anteporre l’arroganza alla legalità. Noi stiamo sempre dalla parte dei più deboli , Salis sceglie invece di stare coi prepotenti “.

Via libera del Consiglio dei ministri a un nuovo pacchetto sicurezza «particolarmente corposo e che prevede numerose novità». «Orgogliosa» delle norme approvate, scrive sui suoi canali social la premier Giorgia Meloni. «Tra le iniziative più rilevanti – afferma la presidente del Consiglio – più tutele per le Forze dell’Ordine; contrasto alle occupazioni abusive con procedure “lampo” per la liberazione degli immobili e l’introduzione di un nuovo delitto che prevede la reclusione da 2 a 7 anni per gli occupanti abusivi; stretta sulle truffe commesse ai danni degli anziani e delle persone più fragili, con un aumento della pena di reclusione da 2 a 6 anni per il reato di truffa aggravata; misure specifiche anti-borseggio e contro chi impiega i minori nell’accattonaggio, in particolare nelle metro e nelle stazioni; introduzione di un nuovo reato per punire chi partecipa e/o organizza rivolte nelle carceri; stretta contro i blocchi stradali, fenomeni che si stanno moltiplicando e che creano enormi disagi ai cittadini, verso chi impedisce la libera circolazione su strada ordinaria, ostruendo la stessa con il proprio corpo».

Molto attesa una stretta per il contrasto delle occupazioni abusive dal Cdm. Una piaga. Nel pacchetto sicurezza cha ha ottenuto il disco verde è infatti introdotto un nuovo delitto perseguibile a querela della persona offesa; che punisce con la reclusione da 2 a 7 anni chi, con violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile altrui; o comunque impedisce il rientro nell’immobile del proprietario o di colui che lo deteneva. Per rendere più efficace questa norma vengono introdotte due misure che il governo giudica “molto innovative”.

Carcere e procedure veloci contro le occupazioni abusive.

La prima: è prevista una causa di non punibilità per l’occupante che collabora all’accertamento dei fatti e rilascia volontariamente l’immobile occupato; la seconda: viene disciplinato un apposito procedimento, molto veloce, per ottenere la liberazione dell’immobile e la sua restituzione a chi ne ha diritto. In via ordinaria su questo provvederà il giudice.  Ma nei casi urgenti, in cui l’immobile occupato sia ad esempio l’unica abitazione della persona offesa, è prevista la possibilità che la liberazione/restituzione dell’immobile sia effettuata direttamente dalle forze di polizia che hanno ricevuto la denuncia; fermo l’intervento successivo di convalida del pubblico ministero e del giudice.

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