POTENZIAMENTO DEI RIMPATRI, ASSOCIAZIONE DON BOSCO 2000: “PROMESSA IRREALIZZABILE E LESIVA DEI DIRITTI UMANI, IL GOVERNO CAMBI ROTTA E PUNTI SULLA COOPERAZIONE”

“Il potenziamento dei rimpatri promesso dal governo è fumo negli occhi per gli italiani”, così esordisce Agostino Sella, presidente di Associazione Don Bosco 2000, alla luce delle recenti dichiarazioni del Ministro Piantedosi a Lampedusa circa l’intenzione di rinforzare e accelerare i rimpatri dei migranti, “Associazione Don Bosco 2000 denuncia l’ennesima bugia del governo sul tema dell’immigrazione. Il Ministro dell’Interno ha annunciato con enfasi il rimpatrio di migliaia di irregolari entro la fine dell’anno, ma si tratta di una promessa irrealizzabile e ingannevole”. Il rimpatrio, infatti, non può avvenire se non si stabiliscono accordi bilaterali con i paesi di origine, che nella maggior parte dei casi sono assenti o inefficaci. Senza questi accordi, i paesi di origine non riconoscono i propri cittadini e non accettano il loro ritorno. Inoltre, il rimpatrio richiede una procedura burocratica lunga e complessa che spesso si conclude con il diniego del giudice o con la scadenza dei termini. “Il governo sta illudendo gli italiani, facendo credere di risolvere il problema dell’immigrazione con misure propagandistiche e inefficaci”, continua Sella, “l’Associazione Don Bosco 2000 chiede al governo di cambiare rotta e di adottare una politica seria e rigorosa, che preveda il blocco dei flussi illegali, il rafforzamento dei controlli alle frontiere, la revisione dei trattati internazionali e la cooperazione con i paesi di origine e di transito”.

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