Potere d’acquisto famiglie a picco: pesa su risparmi e consumi futuri

L’Istat ha confermato una riduzione del potere d’acquisto del 3,7% a fine 2022 e una riduzione dei risparmi per mantenere i consumi inalterati ma cosa accadrà nel 2023?

Il 2022 si conferma un anno drammatico per le famiglie italiane, messe a dura prova dall’inflazione, dal caro bollette e carburanti e da retribuzioni pressoché congelate, che hanno ridotto il potere d’acquisto e di conseguenza hanno intaccato i risparmi, a causa dell’incomprimibilità dei consumi primari.

E’ questo il quadro confermato oggi da un rapporto dell’Istat, che ha fatto il punto sullo status quo a fine 2022, quando l’inflazione aveva raggiunto nuovi record ed il caro energia dominala la scena della cronaca nazionale.

Giù potere d’acquisto e risparmi

Dal rapporto dell’Istituto di statistica emerge che il potere d’acquisto delle famiglie, nel quarto trimestre dell’anno, è diminuito del 3,7% rispetto al trimestre precedente, a fronte di una crescita dell’inflazione particolarmente elevata (variazione deflatore implicito dei consumi pari al 4,7%) e di un aumento del reddito disponibile delle famiglie consumatrici limitato nello 0,8% rispetto al trimestre precedente.

Nello stesso tempo, si registra una sostanziale tenuta dei consumi finali, che sono cresciuti del 3%, in buona a causa delle cosiddette spese “incomprimibili”, una volta detratte le bollette e le spese della casa.

Questo ha provocato anche una caduta dei risparmi, con una propensione al risparmio che ha registrato una diminuzione di 2 punti percentuali al 5,3%.

La pressione fiscale è diminuita, attestandosi al 50,5%, in riduzione di 1 punto percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Un dato atteso: tagliare l’IVA su generi alimentari

“Il crollo del potere d’acquisto era purtroppo atteso”, rileva amaramente il Codacons, parlando di “un vero e proprio allarme sociale ed economico”.  “Ora il vero pericolo è quello di un crollo dei consumi – si sottolinea – perché la perdita del potere d’acquisto potrebbe portare ad una sensibile riduzione della spesa”.

Per questo si chiede al Governo di accelerare sul taglio dell’Iva su alimentari e generi di prima necessità, in modo da calmierare i listini e ridare fiato alle famiglie”.

Famiglie più povere: meglio azzerare l’IVA

“Le famiglie sono sempre più povere e nemmeno la frenata dell’inflazione registrata nell’ultimo mese è sufficiente a tirare un sospiro di sollievo”, commenta Assoutenti, confermando l’attesa di “una forte riduzione dei consumi da parte delle famiglie” e la necessità di un intervento sull’IVA dei generi alimentari, che si propone addirittura di azzerare fino alla fine dell’anno.

Intervenire su bollette e scala mobile

L’Unione Nazionale Consumatori parla di un “dato grave e preoccupante” e di “un nodo che presto verrà al pettine sotto forma di una caduta dei consumi”. “Gli italiani intaccano i loro risparmi nel tentativo vano di mantenere il loro tenore di vita – sottolinea UNC – ma la perdita del potere d’acquisto, il caro bollette e il costo della vita alle stelle avranno ripercussione sulla crescita della nostra economia”.

Di qui la necessità che il Governo riveda il decreto sulle bollette, ripristinando gli aiuti introdotti da Draghi, e provvedimenti di carattere più strutturale, come la scala mobile, per adeguare gli stipendi al costo della vita.

Circa Redazione

Riprova

Daniele De Leonardis alla guida del marketing di BYD Italia ed Europa

BYD Italia ha annunciato l’ingresso di Daniele De Leonardis come Marketing Director Italy e Digital …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com