E’ marocchina e porta il velo. Questo sarebbe l’assurdo motivo per cui, una studentessa dell’Istituto professionale pratese “Datini”, si sarebbe vista negare la partecipazione ad uno stage in un albergo della città a causa del velo islamico che indossa. Il caso è stato raccontato dalla protagonista della vicenda nel corso di un incontro sull’integrazione razziale nella sede della Provincia di Prato e risalirebbe alla scorsa primavera. Il suo intervento pubblico è stato riportato stamani da alcuni quotidiani locali: “Appena mi sono seduta al colloquio il proprietario dell’albergo mi ha chiesto se ero disponibile a scoprire la testa e quando ho detto di no mi ha risposto che allora lo stage non era possibile”, ha raccontato Hajar che poi è stata invece accolta in un altro albergo. Il velo “non è un accessorio, ma un simbolo e ha un significato che vorrei far capire ai pratesi”, ha affermato la ragazza denunciando la discriminazione.
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