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Dominio assoluto del Chelsea nella supersfida in scena a Stamford Bridge. Al cospetto di un Arsenal irriconoscibile che, ancora una volta, si dimostra eterna incompiuta e si scioglie nei grandi appuntamenti, gli uomini di Mourinho hanno dominato chiudendo la pratica in appena 18 minuti.
Come già successo ad Anfield Road quando l’Arseanl venne tramortito con un perentorio 5 a 1, anche al cospetto del Chelsea i Gunners hanno preso un’imbarcata clamoroso, segnando la loro partita già nei primi minuti per la rabbia e la delusione di Arsene Wenger che oggi festeggiava le 1000 panchine. Anche se, in giornate come queste, dopo simili prestazioni, la voglia di festeggiare è praticamente nulla.
E pensare che l’inizio era anche stato promettente per l’Arsenal con una colossale occasione sui piedi di Giroud disinnescata da Cech. Ma il calcio, si sa, è beffardo e sul contropiede Eto’o trova il gol dell’1 a 0 con uno splendido sinistro a giro sul secondo palo che non da scampo a Szczesny. Neanche il tempo di assorbire il colpo che un break a centrocampo di Matic permette a Schurrle di lanciarsi in un coast to coast con Koscielny beffato con un diagonale che passa in mezzo alle gambe del difensore francese e si insacca. 2 a 0 e partita finita perché l’Arsenal sbanda paurosamente e a centrocampo Arteta e Chamberlain vengono dominati da Luiz e Matic che rubano palloni su palloni.
Da un nuovo break a centrocampo di Oscar nasce il 3 a 0. Hazard va al tiro e Chamberlain salva sulla linea con la mano sostituendosi, anche in bello stile, a Szczesny. Rigore ed espulsione, ma per Gibbs causa l’abbaglio clamoroso di Mariner. Hazard dal dischetto fa 3 a 0.
Un nuovo break a centrocampo di David Luiz porta il brasiliano a sfiorare la quarta rete che arriva comunque al 42′ con oscar che raccoglie l’assist di Torres, subentrato a Eto’o fermato da problemi muscolari.
Il secondo tempo è pura accademia per il Chelsea che, senza pietà, infierisce sui resti di un Arsenal inesistente. Un altro errore a centrocampo permette a Oscar, complice l’errore di Szczesny, di festeggiare la doppietta personale prima di lasciare il campo a Salah che, dopo quattro minuti, trova la sua prima gioia in Premier League ritagliandosi un ruolo da protagonista in una partita che praticamente annulla le speranze di titolo dell’Arsenal e rafforza quella del Chelsea e di Mourinho che adesso, seduti comodamente, aspetteranno i risultati di Cardiff – Liverpool e City – Fulham.
SEBASTIANO BORZELLINO
