Premio LE MASCHERE DEL TEATRO ITALIANO al Teatro di Roma | 24 giugno seduta pubblica per le terne finaliste 2024

Premio LE MASCHERE DEL TEATRO ITALIANO 2024:

 

il Teatro di Roma organizza e promuove la XXI edizione del riconoscimento teatrale che premia il meglio della scena italiana.

 

Lunedì 24 giugno (alle ore 19) al Teatro Argentina la seduta pubblica della Giuria di esperti per l’edizione 2024

alla presenza di una platea di artisti, spettatori, operatori del settore.

La serata della cerimonia di premiazione sarà trasmessa giovedì 5 settembre in diretta/differita su Raiuno.

La Ventunesima edizione del Premio Le Maschere del Teatro Italiano approda sul palcoscenico romano del Teatro Argentina, per omaggiare la scena nazionale e internazionale attraverso il riconoscimento teatrale che dal 2002 premia la ricchezza delle espressioni creative e produttive del nostro panorama artistico.

Per la prima volta, quest’anno, la manifestazione sarà organizzata e promossa dalla Fondazione Teatro di Roma, continuando il suo lungo percorso e il suo costante impegno di reperimento e valorizzazione del meglio delle rappresentazioni, con sguardo alle opere, ai linguaggi e agli artisti protagonisti della passata Stagione teatrale, per celebrare quanto di più vivo e dal vivo anima le scene italiane.

Il primo appuntamento della nuova edizione del Premio è previsto lunedì 24 giugno (alle ore 19) nella storica sala dell’Argentina, con la seduta pubblica della Giuria di esperti alla presenza di attori, registi, operatori, addetti ai lavori e spettatori.

Presieduta da Gianni Letta e composta da Francesco Siciliano (Presidente Fondazione Teatro di Roma), Giulio Baffi (Presidente dell’Associazione Nazionale Critici Italiani e critico la Repubblica Napoli), Donatella Cataldi (giornalista Tg3-Chi è di scena), Carmelita Celi (critico de La Sicilia), Tommaso Chimenti (critico teatrale), Franco Cordelli (critico de Il Corriere della Sera),Tiberia De Matteis (critico del Tempo), Masolino d’Amico (critico de La Stampa), Maria Rosaria Gianni (già capo redattore Cultura Tg1 e adesso giornalista del Tempo), Katia Ippaso (critico il Messaggero), Tommaso Le Pera (fotografo di scena), Roberto Mussapi (critico Avvenire, poeta e drammaturgo), Fausto Nicolini (critico teatrale), Simonetta Trovato (critico del Giornale di Sicilia), Walter Zambaldi (Direttore del Teatro Stabile di Bozano). La giuria decreterà le terne finaliste per le 13 categorie in cui si struttura il Premio: 1) Miglior spettacolo di prosa; 2) Miglior regia; 3) Miglior attore protagonista; 4) Migliore attrice protagonista; 5) Miglior attore non protagonista; 6) Migliore attrice non protagonista; 7) Miglior attore/attrice emergente; 8) Miglior interprete di monologo; 9) Miglior scenografo; 10) Miglior costumista; 11) Miglior autore di musica; 12) Miglior autore di novità italiana; 13) Miglior disegnatore luci.

Le terne dei finalisti verranno successivamente votate da una giuria più ampia, un’assemblea di oltre 1000 professionisti del teatro (tra giornalisti, attori, registi, coreografi, critici teatrali, operatori di settore), chiamati ad esprimere le proprie preferenze a scrutinio segreto e con un sistema elettronico sicuro e anonimo per decretare i vincitori della manifestazione.

La serata della cerimonia di premiazione si terrà giovedì 5 settembre sul palco del Teatro Argentina e verrà trasmessa in diretta differita su Raiuno.

Lunga e coerente è la storia che contraddistingue da sempre il Premio: nato nel 2002 per il Teatro Olimpico di Vicenza su ideazione e iniziativa del regista Luca De Fusco e del critico Maurizio Giammusso, con l’obiettivo di creare un premio consegnato da critici e professionisti della scena agli stessi protagonisti del nostro teatro, impostandolo sul modello dei Tony Award negli Stati Uniti e dei Premio Molière francesi, al termine della stagione teatrale, con premi divisi per categorie, ciascuna delle quali formata da una terna di finalisti (le nomination) selezionati da una commissione di esperti (artisti, critici e personalità istituzionali).

La prima edizione del Premio si svolse nel 2003 su iniziativa dell’Ente Teatrale Italiano (ETI), del Teatro stabile del Veneto e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, battezzata inizialmente con il nome “Premio Eti – Gli Olimpici del Teatro”, dal nome del teatro Olimpico di Vicenza dove avveniva la cerimonia di premiazione.

L’organizzazione fu affidata all’ETI fino al 2009, ovvero fino a quando l’Ente fu soppresso; successivamente dal 2011 la manifestazione è passata alla Fondazione Campania dei Festival (sempre in collaborazione con l’Associazione generale italiana dello spettacolo, Agis.), con conseguente cambio nome in Premio “Le Maschere del Teatro Italiano”.

La nuova organizzazione non cambiò la struttura del Premio, che rimane tutt’oggi strutturata con due appuntamenti diventati ormai canonici: la selezione delle terne dei finalisti da parte di una giuria di esperti alla fine della stagione teatrale (giugno), da sottoporre alla votazione di una giuria più estesa e allargata di artisti e professionisti del teatro; la trasmissione televisiva in diretta su Raiuno (a settembre) condotta da Tullio Solenghi con la proclamazione dei vincitori.

Dal 2011, da quando Luca De Fusco è diventato direttore artistico del Napoli Teatro Festival Italia, l’organizzazione della manifestazione è passata alla Fondazione Campania dei Festival (ancora in collaborazione con l’Agis) e da “Olimpici del Teatro” i premi sono diventati “Le Maschere del Teatro Italiano”.

Le due recenti edizioni del 2022 e del 2023 sono stata predisposte dal Teatro Stabile di Catania, mentre da quest’anno, per la prima volta, il Premio è promosso dalla Fondazione Teatro di Roma con il consueto Patrocinio dell’Agis.

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