Prende forma tra le polemiche la squadra di governo di Donald Trump. A meno di due settimane dalla sua elezione mancano da riempire diverse caselle fondamentali della nuova amministrazione, mentre alcune sembrano certe. La prima nomina del presidente eletto è stata quella di Reince Preibus come ‘capo di gabinetto’, una delle più alte cariche alla Casa Bianca. Segue la nomina di Steve Bannon come capo stratega. Ex Goldman Sachs, e per quattro anni alla guida del sito di orientamento ultraconservatore ‘Breitbart News’, associato alla destra radicale suprematista. Michael Flynn, generale a tre stelle in pensione, a cui Trump ha offerto il posto di consigliere per la sicurezza nazionale. In passato ha guidato la Defense Intelligence Agency sotto Barack Obama ed è stato molto critico nei confronti della sua amministrazione sulla lotta all’Isis. A Jeff Sessions, senatore dell’Alabama, è stato offerto il posto di segretario alla giustizia, decisione che non ha mancato di sollevare critiche. In passato la sua nomina a giudice federale è stata bloccata per i suoi commenti razzisti ed è conosciuto per la linea dura contro l’immigrazione. Per lui sarà necessaria la conferma del Senato. Mike Pompeo, deputato del Kansas e membro della commissione intelligence della Camera, sarà il prossimo direttore della Cia. Mitt Romney, ex candidato alla presidenza 2012, ha incontrato Trump nel suo golf resort in New Jersey ed è uno dei papabili per la segreteria di stato. Dopo le prime controverse nomine, Trump sembra infatti aprire nuovamente all’establishment repubblicana, andando a cercare per ruoli chiave nella sua amministrazione anche fra i non fedelissimi. L’incontro con Donald Trump e’ stato ‘produttivo’, dice Romney dopo il faccia a faccia. Una conversazione, spiega, di vasta portata, concentrata sulla politica estera. Anche l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani, passato alla storia per la sua politica ‘tolleranza zero’ contro la delinquenza, è in lizza per la segreteria di stato. Nikki Haley, governatrice del South Carolina, figlia di immigrati indiani, è un altra papabile per il ruolo di segretario di stato, ed è praticamente l’unica donna citata tra i candidati per la nuova amministrazione. Chris Christie, governatore del New Jersey, è tra quelli in lista per la sicurezza interna, il ministero dei trasporti o del commercio.
Cocis