Il Bria è naturalmente Flavio Briatore, conosciutissimo principalmente per essere stato team manager di alcune scuderie di Formula 1 ed essere proprietario di locali alla moda in Italia ed all’estero. Quindi prendere la vita con Bria vuol dire vivere al massimo. Bria, ospite a Servizio Pubblico di Michele Santoro, è andato al massimo sbeffeggiando e sbaragliando gli altri ospiti semplicemente dimostrando chiarezza espressiva e senso della realtà. Nella fattispecie parliamo di Concita De Gregorio che superficialmente ha tentato di trattare Briatore da bamboccio. Il Bria, come sapete, conduce su Sky “The Apprentice”, reality di successo per aspiranti manager, ormai alla sua seconda edizione, che è un format innovativo, intelligente e, forse, anche un po’ crudele. E’ mitica la frase del Bria che pronuncia la terribile frase: “Sei fuori”, a chi non supera gli step. Bria da Santoro snocciola dati, conoscenza di mercato, e conoscenza della situazione economica di tutta Europa. Concita non immaginava questo e si è erroneamente posta su un piedistallo, che doveva simboleggiare la cultura e la conoscenza delle problematiche esistenti nel paese. Sembrava volesse dire: “Bria, fai silenzio!”. Flavio Briatore parlava di licenziare i burocrati inutili e la De Gregorio rimarcava: “Non è tutto talent show, non è che si può dire vai fuori. Questo succede nella sua azienda e nel suo programma. Nella realtà è una storia molto lunga…”. Ed a questo punto Briatore se la è divorata: “Io di professione non faccio reality. E’ lei che di professione fa i programmi tivù”. Il programma tivù a cui si riferiva è “Il pane quotidiano”, marchettificio pseudoculturale dove sfilano amici ed amici degli amici, attraverso sciorinate pseudo sociali. Bria parla con cognizione di causa degli sprechi della politica, dice cose sensate su Grillo, irride la permalosissima Boldrini ed ammette di amare Renzi. Da tenere in debito conto che il Bria, televisivamente funziona ed incrementa sensibilmente gli ascolti. Il top però lo ha raggiunto in fine programma con il vignettista Vauro che lo attaccava: “Ora la fate voi milionari la rivoluzione?”, ma il Flavio lo rintuzza “Lei forse non sa che i miei genitori erano insegnanti elementari e non sguazzavamo nell’oro. Ed io, a differenza sua, creo posti di lavoro, i miei dipendenti non sono mai andati in cassa integrazione e li pago più della media”. Perché, sembrava volesse aggiungere, io vivo con Bria in formula uno…
Roberto Cristiano