Il lodo Conte bis inserito nel ddl che sarà approvato domani dal Cdm “non va bene come punto di caduto: non sta nè in cielo nè in terra, viola almeno tre principi costituzionali, è una norma fatta non per i cittadini ma per mediare tra esigenze della maggioranza”. Ospite di RadiAnch’io su Rai RadioUno, Matteo Renzi boccia anche l’ultima ipotesi di mediazione, e insiste sulla necessità di approvare il ‘lodo Annibali’: “Si prenda del tempo, si chiamino esperti e non ex dj a scrivere le norme e si esca dalla deriva giustizionalista”.
Il leader di Italia Viva tuttavia dice: “Penso ci sia lo spazio per trovare un accordo: buonsenso e no bandierine. Ma se pensano di non trovare l’accordo e impaurirmi, hanno sbagliato persona”. Nel merito, per l’ex premier “il lodo Conte bis è una norma da azzeccagarbugli che già viene definita anticostituzionale da autorevoli giuristi. Non si possono fare le cose a capocchia. Come ne usciamo? La nostra proposta era la più intelligente: prendiamoci un po’ di tempo, studiamo la norma e occupiamoci del resto per velocizzare i processi. Io sui principi non cedo. Se sono disposto a far cadere il governo? Non sono disposto a far cadere l’Italia. Magari trovassero dei ‘responsabili’… Poi da noi c’è una disponibilità massima, ma per fare un compromesso bisogna essere in due”. E conclude: “Mi spiace per il Pd che era la casa dei garantisti e ora insegue il giustizialismo dei Cinque Stelle”.