Presentata ieri a Roma, al Parco di Colle Oppio, l’azione artistica ‘Ring’ di Barbara Lalle, che nasce dai ricordi della fiaba dei Fratelli Grimm, ‘I sette corvi’

Ieri al Parco di Colle Oppio abbiamo presentato l’azione artistica Ring di

Barbara Lalle, a curatela di Roberta Melasecca  e di Michela Becchis

con la collaborazione di Daniele Casolino , che nasce dai ricordi della fiaba dei Fratelli Grimm, I sette corvi, e vuole riflettere sulla simbologia che tale racconto sottende. Attraverso l’utilizzo di diversi oggetti – piattini, pane, acqua, le immagini dei “sette corvi” e infine l’anello – l’artista invita alla scoperta di simboli e metafore che ci narrano di esperienze profondamente attuali e contemporanee: la conoscenza implica anche la responsabilità dalla quale non possiamo sottrarci se vogliamo fare parte e costruire insieme la famiglia umana. E’ una scelta, dunque, che siamo chiamati a fare ogni giorno nella nostra vita e che ci dà la consapevolezza di essere quello che pienamente siamo nel mondo e nella società, nella libertà di realizzare il bene comune. Ogni oggetto disposto nel ring, anello-elemento circolare che permette il riconoscimento, assume un preciso significato che si fonde anche con la simbologia della nostra tradizione occidentale: l’acqua fonte di vita, segno di nascita e di rinascita, collega l’uomo alla parte eterea di se stesso; il pane lo radica alla terra, alla vita quotidiana, alla storia e ai luoghi del vissuto e soddisfa le sue esigenze reali e spirituali. L’artista, alla fine dell’azione performativa, ha donato le immagini dei corvi-fratelli a sette spettatori, condividendo il suo sentire e il suo sentirsi parte di una comunità attiva e vivifica.

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“Dopo tanto desiderare, nasce finalmente una bimba in una famiglia con 7 figli maschi: la bimba è tuttavia piccola e gracile e il padre decide di battezzarla subito. Manda i 7 figli a prendere l’acqua per il battesimo con una brocca che cade inavvertitamente nella fontana. Il padre, non vedendo tornare i figli, lancia loro una maledizione trasformandoli in corvi. La bambina cresce e diventa una ragazza forte e sana; scopre la storia dei suoi fratelli e decide di ritrovarli e salvarli, partendo alla loro ricerca con un anello datole dai genitori. La ragazza arriva ai confini del mondo fino ai pressi del sole e della luna, entrambi crudeli ed è costretta a fuggire di nuovo. Incontra infine la stella del mattino che le dona un ossicino di pollo, l’unica chiave per aprire il monte di vetro dove sono i suoi fratelli. Arrivata al monte, la ragazza si accorge di aver perso l’osso di pollo, così si taglia un mignolo per usarlo come chiave. Nella montagna viene accolta da un nano che apparecchia la tavola per i sette corvi: la ragazza mangia e beve dai piatti e dai bicchieri di tutti e nell’ultimo bicchiere lascia cadere l’anello. I corvi tornano e scoprono che qualcuno ha mangiato alla loro tavola, trovano l’anello: la sorella si rivela, la maledizione è spezzata e i corvi tornano umani.”
Ogni oggetto disposto nel ring, anello-elemento circolare che permette il riconoscimento, assume un preciso significato che si fonde anche con la simbologia della nostra tradizione occidentale: l’acqua fonte di vita, segno di nascita e di rinascita, collega l’uomo alla parte eterea di se stesso; il pane lo radica alla terra, alla vita quotidiana, alla storia e ai luoghi del vissuto e soddisfa le sue esigenze reali e spirituali. L’artista, alla fine dell’azione performativa, donerà le immagini dei corvi-fratelli a sette spettatori, condividendo il suo sentire e il suo sentirsi parte di una comunità attiva e vivifica.
La performance si è svolta  rispettando tutte le normative in vigore.
Barbara Lalle, terapista per la riabilitazione neurologica post‐traumatica e docente impegnata quotidianamente nell’integrazione delle disabilità gravi, mossa da una “emergenza di dire”, come artista, attraverso le forme della pittura e della performance, esplora le modalità in cui disagio, deprivazione, dolore possano essere compresi, narrati, superati. Finalista Premio Adrenalina 2012; finalista Premio Cascella 2015; Premio Città di Soriano 2015; menzione speciale Bridge Art 2018. Performance: 2015. L’arte dell’errore giudiziario, Il labirinto di Icaro involato, MAXXI; Esodi, MACRO. 2016 Rilevazione-Rivelazione; Contatto; Non è area per voi, RM; Logos in progress, RM. 2017. M-UNO Interno 14, MACRO; Bautta, Millepiani RM; APRIR-SI, Case Romane del Celio RM; 2018. Burning Home, Tevere Art Gallery; Buck up and cry!, MACRO; Realtà Istantanee, MACRO; Punto di Partenza, portici di Piazza Vittorio Emanuele II Roma; Più forte, T.A.G. Roma.

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