Alle 19 di domenica 9 agosto 2020 i seggi delle elezioni presidenziali in Bielorussia si sono chiusi. La vittoria, come anticipato dagli exit-poll è andata ad Alexander Lukashenko. La notizia della vittoria del candidato ha scatenato una manifestazione di massa, con centinaia di persone che sono scese in strada per protestare contro il risultato delle elezioni.
I primi risultati assegnano al presidente uscente il 79,7% delle preferenze con la casalinga Svetlana Tikhanovskaja che si sarebbe fermata al terzo posto al 6,8%.
I dati preliminari a cura della Commissione Elettore Centrale comunicano la vittoria schiacciante del presidente in carica Aexander Lukashenko, che si è aggiudicato la vittoria con l’80 per cento dei voti. Si ferma poco sotto il 10% Svetlana Tikhanovskaya,mentre gli altri tre candidati in corsa hanno ottenuto meno del due per cento dei voti. L’opposizione ha fortemente contestato i dati dei risultati, che hanno dato vita a una manifestazione di piazza con scontri tra manifestanti e uomini delle forze dell’ordine.
Manifestazioni in piazza, scontri con le forze dell’ordine. Un morto, decine di feriti e duecento persone arrestate Nel corso della notte è andata in scena una manifestazione di piazza con centinaia di persone che sono scese in piazza contestando il risultato delle elezioni. Il bilancio finale conta decine di feriti e duecento arresti. Purtroppo il bilancio conta anche un morto.
La Bielorussia è diventata una polveriera dopo la rielezione del Presidente uscente Lukashenko. La popolazione contesta i risultati e denuncia un clima di repressione. La Tikhanovskaya, principale sfidante nelle elezioni presidenziali, ha lasciato la Bielorussia e ha trovato rifugio in Lituania, temendo ripercussioni dopo aver chiesto che fossero ricontate le schede ipotizzando un broglio elettorale.