Il procuratore responsabile dei reati elettorali al dipartimento di Giustizia si è dimesso dopo il via libera alle indagini da parte di Barr. Richard Pilger, direttore del settore che si occupa dei reati elettorali, in una mail ai colleghi ha spiegato che Barr ha così emesso “un’importante nuova linea politica. Che abroga 40 anni di politica di non interferenza sulle indagini per frodi elettorali. Nel periodo precedente alla certificazione del voto”.
Trump ha presentato un nuovo ricorso in Pennsylvania. Accusando le autorità democratiche di avere creato “un sistema illegale di voto a due livelli“. Che ha favorito in modo ingiusto il voto per posta. Secondo il ricorso, nelle contee a guida repubblicana si è data la possibilità agli elettori di correggere prima dell’Election Day eventuali errori. Commessi nell’invio del voto per posta. Mentre le contee repubblicane avrebbero seguito la legge.
Secondo le ultime proiezioni, Biden ha vinto in Pennsylvania per 45.475 voti. Un vantaggio di poco superiore a quello – 44.292 – con cui quattro anni fa Trump vinse nello Stato. Che quest’anno è stato decisivo per la Casa Bianca. Sin da prima delle elezioni, Trump ha più volte ripetuto che non avrebbe riconosciuto la sconfitta. Convinto che questa sarebbe potuta avvenire solo con brogli elettorali. Ed ora sta continuando una serie di ricorsi legali per contestarne la validità.
“Noi crediamo che il sistema di voti a due livelli ha portato a far contare voti potenzialmente fraudolenti. Senza la giusta verifica o controllo. Mentre il diritto al voto di molti elettori è stato minacciato. Semplicemente per aver scelto di votare di persona”, così il consigliere legale della campagna di Trump, Matt Morgan.