Pressing Pd su legge elettorale in vista del referendum

”Sulla legge elettorale noi siamo d’accordo. Il governo l’ho formato io insieme a Zingaretti e c’era un patto, far viaggiare le due cose parallelamente. Per noi quel patto va rispettato. Siamo pronti a votare una nuova legge elettorale già prima della fine dell’estate”,  dice in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che precisa: “Questa è la nostra posizione, ribadita ieri anche da Vito Crimi. E’ limpida, cristallina, quindi se c’è qualcuno che frena non siamo certo noi. Insomma, qualsiasi intoppo se c’è, come dice il Pd, va cercato altrove, non nel M5S».
Il ministro difende il referendum sul taglio dei parlamentari:

«Il risparmio di mezzo miliardo a legislatura è solo una delle motivazioni, a mio avviso l’ultima in ordine di importanza”.

“Voglio dire – prosegue – se c’è un risparmio mi sembra comunque una cosa buona, perchè nasconderlo? Il punto è che questa riforma renderà il sistema più snello ed efficiente, ridurrà gli squilibri e le sperequazioni attuali. Le sembra normale che la Basilicata oggi abbia più senatori che deputati? Oppure che abbia 7 senatori con circa 580 mila abitanti mentre la Sardegna con più di 1 milone e 640 mila abitanti, quindi tre volte tanto, ne ha solo 8?». Quanto all’esito del voto alle regionali per Di Maio “avrà un peso, ma tenderei a separare la tenuta dell’esecutivo da esiti di elezioni territoriali».

Continua il dibattito politico in vista del referendum sul taglio del numero dei parlamentari e dalle pagine del ‘Corriere della sera’ il leader del Pd Nicola Zingaritti ribadisce la richiesta che la modifica costituzionale si accompagni alla riforma della legge elettorale: “Sosteniamo da sempre la riduzione del numero dei parlamentari – dice il segretario Dem – tuttavia per votare Sì e far nascere il governo abbiamo chiesto modifiche dei regolamenti parlamentari e una nuova legge elettorale, per scongiurare rischi di distorsioni nella rappresentanza e tutelare adeguatamente i territori, il pluralismo e le minoranze. Tutta la maggioranza ha sottoscritto questo accordo, ora faccio un appello affinché sia onorato”.

E, sulla questione, arriva la replica M5s: “L’avvicinarsi della data del referendum sul taglio dei parlamentari – dice il capo politico del Movimento Vito Crimi – ripropone contestualmente quello della legge elettorale. Su questo tema centrale il Movimento 5 Stelle si è già espresso chiaramente, più volte e a più voci: i patti li rispettiamo e siamo disponibili a dare il nostro contributo in qualunque momento”.

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