Davanti al boom dei prezzi e al malcontento esploso tra cittadini e imprese, il partito di Berlusconi ha deciso di partire in contropiede.
Il prezzo dei carburanti alla pompa, schizzato nuovamente in alto dopo che il governo in Manovra non ha confermato lo sconto sulle accise introdotto a suo tempo dal governo Draghi, crea parecchie tensioni all’interno del blocco di maggioranza. Dove Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia difendono la scelta, tutta politica, di privilegiare gli interventi su bollette e cuneo fiscale, mentre Forza Italia fa intendere chiaramente che occorre ripristinare lo sconto e la Lega sta alla finestra.
Torna il bonus benzina
Il Consiglio dei Ministri su proposta del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto che rinnova per il primo trimestre 2023 i buoni benzina per un valore massimo di 200 euro per lavoratore dipendente.
La maggioranza si spacca
Ma è appunto sulle accise che le posizioni divergono plasticamente. La premier e la Lega sono convinti che i rincari siano frutto di speculazioni. Al contrario, Forza Italia pensa che il problema non sia causato dall’avidità dei concessionari ma dalle accise, il cui taglio non è stato prorogato in manovra.
“Sui carburanti – ha sottolineato il capogruppo Alessandro Cattaneo – secondo noi, non è in atto una speculazione, ma di certo c’è un tema legato ai prezzi, che dobbiamo affrontare”. Una divaricazione, si racconta, che ha costretto il capo del governo a intervenire in cdm spiegando con forza le ragioni “dell’operazione trasparenza” e rispedendo al mittente le richieste di intervenire sulle accise chiarendo che il problema non si può assolutamente risolvere in questo modo.
Meloni furiosa
Mentre la Lega, in mezzo al guado, ha puntato tutto sulla misura che prevede controlli e multe nell’ambito della filiera dei carburanti, la Meloni non ha nascosto il proprio disappunto per gli eventi delle ultime ore.
A Palazzo Chigi, come raccontato dal Corriere della Sera, lo stato d’animo è quello dell’assedio e Giorgia Meloni, nel mezzo del Consiglio dei ministri, ammonisce la squadra: “L’opposizione ci attacca ed è normale, ma mi fa infuriare che anche nella maggioranza ci sia chi va in tv a dire che bisogna tagliare le accise. Questo non è accettabile”. La premier è durissima e non tanto con i 5 Stelle, che l’accusano di non aver mantenuto le promesse, ma appunto con gli alleati.