Le primarie del Pd, che si sono volte nella Capitale domenica, hanno decretato vincitore il senatore Marino con il 51% dei voti. Subito dopo è Davide Sassoli con il 24-28%. Sul podio al III posto Paolo Gentiloni con l’8-12%. Nonostante i tanti voti non sono mancate le critiche, infatti, sun post della renziana Alicata si legge: “Le solite incredibili file di nomadi: sono voti comprati”. Intanto un grande entusiasmo al comitato del candidato che ha dichiarato: “Grazie a tutti i romani che hanno trasformato questo esperimento di democrazia in una grande gioia. Ora a fine maggio dobbiamo liberare il Campidoglio da una politica oscura. Noi cambieremo tutto e lo faremo insieme”. A festeggiare il risultato del senaotre-chirurgo anche il leader Bersani che su Twitter scrive “Complimenti al Pd e al centrosinistra di Roma per la partecipazione. E complimenti a Ignazio Marino”. Al plauso del segretario del centrosinistra si aggiunge anche quello del leader di Sel Nichi Vendola.
Dalle 8 di domenica mattina nella Capitale si sono aperti i seggi per le primarie, per la scelta del candidato a sindaco di Roma, in vista delle elezioni di fine maggio. Nella rosa degli sfidanti spiccano i nomi di sei aspiranti primi cittadini di tutto rispetto: Gemma Azuni (Sel), Mattia Di Tommaso (Psi), Paolo Gentiloni, Ignazio Marino, Patrizia Prestipino e David Sassoli. Tra le novità di queste primarie il voto aperto anche ai sedicenni, purché muniti di documento di identità. Aperti anche i seggi ad dove ne sono stati allestiti17. Qui i candidati sono due, entrambi esponenti del Pd: l’avvocato Valeria Mancinelli e l’ex presidente della seconda Circoscrizione Stefano Foresi. Le primarie per la scelta del candidato sindaco sono state organizzate dal Patto per Ancona, che vede uniti Pd-Psi-Verdi.