Francois Fillon, 62 anni, sbanca a sorpresa il primo turno delle primarie aperte del centro e della destra, staccando di oltre dieci punti il secondo classificato, l’ormai ex campione dei sondaggi Alain Juppé e doppiando Nicolas Sarkozy, l’ex presidente di cui per cinque anni fu il fedele primo ministro. Per lui, che sognava di prendersi la rivincita su Francois Hollande dopo la sconfitta nelle presidenziali del 2012 sembra davvero finita. Non sono riuscito a convincere una maggioranza di elettori. Rispetto questa scelta. Mi congratulo con Fillon e Juppé che sono qualificati per il secondo turno, due personalità di grande spessore che fanno onore alla Francia, ha detto commosso Sarkozy, prima di annunciare il suo endorsement a favore Fillon: ‘Perché è colui che ha capito meglio di tutti le sfide che si presentano alla Francia. Voterò per lui al secondo turno. E’ tempo per me di cominciare una vita con più passioni private e meno passioni pubbliche. Francese sono e francese resto, tutto quello che riguarda la Francia mi toccherà sempre nel profondo del cuore. Nessuna amarezza, nessuna tristezza’. Secondo una stima Elabe per BFM-TV hanno partecipato tra i 3,9 e i 4,3 milioni di votanti. Su radio, tv e quotidiani on-line si parla di mobilitazione record. Per Fillon, il più liberale dei Républicains, è stata una rimonta spettacolare. Almeno fino a due settimane fa nessuno, tra media, sondaggisti e commentatori, l’aveva visto arrivare. Quando mancava ormai un soffio alla fine dello scrutinio degli oltre 10.000 seggi, guidava il voto con il 44,1% delle preferenze. Al ballottaggio di domenica prossima se la vedrà con Juppé, dietro al 28,4%. Negli abissi Sarkozy con appena il 20,7% dei consensi. Al ballottaggio di domenica prossima, da cui uscirà il candidato per l’Eliseo nelle prossime presidenziali, andrà con Alain Juppé che afferma: ‘Benché sia giunto secondo e staccato di oltre 15 da Francois Fillon, continuerò a combattere per il ballottaggio del 27 novembre’.