Circa 15.000 militanti della Lega Nord sono chiamati a scegliere il segretario federale fra l’uscente Matteo Salvini e lo sfidante Gianni Fava, sostenuto dal Bossi e da Maroni. I seggi per le primarie sono allestiti nelle sezioni provinciali del partito e chiuderanno alle ore 18.
Salvini ha votato a Milano, in via Bellerio, come il presidente fondatore Umberto Bossi, mentre Fava ha votato nel Mantovano. L’altro ex segretario, Roberto Maroni, vota a Varese. Un primo risultato è atteso questa sera, mentre la proclamazione del segretario federale è prevista al congresso di Parma della prossima domenica.
‘La mia operazione è stata messa in piedi per salvare la Lega’, ha detto l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Fava, subito dopo aver votato nel seggio allestito nella sede della Lega nord provinciale a Sant’Antonio di Porto mantovano, comune nell’hinterland di Mantova. Il dato politico delle primarie è chiaro, ha dichiarato uscendo dal seggio: ‘Qualcuno ha cercato di annientare una componente, vedremo poi stasera quanto numerosa, della Lega ma non ci è riuscito. La mia operazione è stata messa in piedi per salvare la Lega. Già abbiamo perso circa 3mila militanti dall’ultimo congresso del 2013 quando eravamo in 18mila; adesso siamo quasi 15mila. Se vogliono evitare che questa vicenda si trasformi in un’emorragia è necessario che qualcuno si mantenga fermo sulle nostre posizioni originarie indipendentiste e autonomiste’. Fava ha, quindi, concluso: ‘Io il mio congresso l’ho già vinto con la mia candidatura. La Lega sovranista non esiste, forse è nelle intenzioni di Salvini. Non è stata ancora ratificata da nessun passaggio congressuale: per me la questione settentrionale è più forte di 20 anni fa, lasciare queste praterie libere per altre forze politiche è un errore’.
Matteo Salvini, a margine del voto, ha replicato così ai giornalisti che gli hanno ricordato le recenti primarie del Pd: ‘Non chiediamo due euro, facciamo votare gratis. Ma comunque noi le facciamo meglio, non abbiamo file di cinesi e di rom fuori. Non ho mai parlato di percentuali, ho sempre sperato che tanta gente partecipasse, votasse per confermare quanto fatto in questi tre anni. Quindi stasera vedremo come rilanciare la nostra battaglia: confermata questa linea, noi mandiamo a casa Renzi e in autunno proviamo a vincere per cambiare il Paese. L’avversario sono Renzi e la Merkel. Ho un’idea di Lega che non sia al servizio di nessuno e combatte le battaglie non solo in Lombardia e Veneto ma anche al fianco dei terremotati abruzzesi, dei pescatori siciliani, degli agricoltori pugliesi’.
Quanto alle alleanze, dentro qualcuno mi dice, che dobbiamo allearci a prescindere e a vita con Berlusconi: no, io lavoro per un centrodestra unito e compatto per andare a governare però patti chiari e amicizia lunga.
Fra gli impegni, stop immigrazione e ridiscutere i trattati Ue.