La storia d’amore tra Partito Democratico e Terzo polo nel Lazio può terminare ad appena un mese dalle elezioni regionali vinte da Rocca e dal centrodestra. L’avvento di Elly Schlein alla guida dei dem sembra aver cambiato le carte in tavola, con tanto di riverberi anche nel Consiglio regionale. Secondo quanto affermato da Luciano Nobili e Marietta Tidei, il Nazareno avrebbe rinnegato Azione e Italia Viva per riabbracciare il Movimento 5 Stelle.
“Abbiamo appreso solo oggi, all’apertura della prima seduta del consiglio regionale, che il Partito Democratico ha di fatto rinunciato alla coalizione con cui ha partecipato alle elezioni”, l’accusa dei due consiglieri regionali del Terzo polo. Riflettori accesi sugli assetti dell’ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, in particolare sulle posizioni riservate alle opposizione. Ebbene, il Partito Democratico invece di aprire un confronto con Azione e Italia Viva “ha scelto di sostenere il M5S che invece ha fatto di tutto per far vincere la destra e sconfiggere il centrosinistra”.
Senza alcun tipo di confronto tra presunti alleati, è stato sancito che i due posti che spettano alle opposizioni nell’Ufficio di presidenza spetteranno ai giallorossi, con l’esclusione di Iv-Azione. Il seggio di vicepresidente è stato assegnato al dem Daniele Leodori, già presidente vicario della Regione Lazio ed ex presidente dell’aula. La poltrona di segretario d’aula, invece, è andata al grillino Valerio Novelli.
“Ci è dispiaciuto apprendere oggi all’apertura del Consiglio della scelta di un esponente del M5S segretaria d’aula, perché siamo stati in coalizione insieme con il centrosinistra durante la campagna elettorale a sostegno di Alessio D’Amato e ci aspettavamo un incontro di coalizione per decidere i primi passi e condurre insieme un’attività di opposizione”, la rabbia di Luciano Nobili. Il renziano ha definito “particolare” la scelta della truppa di Schlein di riabbracciare subito il M5s, reo di aver fatto vincere la destra alle elezioni di un mese fa. Infine, la stoccata:“Spero che questa apertura di oggi ai Cinquestelle in ufficio di presidenza non significhi tentennare su cose che servono a Roma e alla Regione”.
Le aspre critiche non sono passate inosservate in casa Pd. Il neo vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio Leodori ha motivato quanto accaduto parlando “di un tentativo di tracciare la visione di un’opposizione unita, anche in prospettiva”: “Al di là delle diverse visioni elettorali che ci hanno portato alla sconfitta, oggi inizia un nuovo percorso che dovrà vedere unite le opposizioni nel non fare sconti alla maggioranza”. La realtà dei fatti è però chiara: con Schlein leader, l’asse con Giuseppi è più di una tentazione.