Stato di massima allerta in Pakistan nel primo anniversario dell’uccisione di Osama Bin Laden, il timore, per Isalmabad, è che i militanti di Al Qaeda compiano delle ritorsioni, per questo hanno invitato le agenzie di sicurezza a maggiori controlli. L’Ambasciata Usa ha vietato ai suoi dipendenti di andare in ristoranti o nei mercati fino al 5 maggio. Osama bin Laden fu stato ucciso il 2 maggio del 2011 nel corso di un blitz delle teste di cuoio statunitensi nel suo covo di Abbottabad. Alle 00:05 un’unità dei Navy SEAL, le forze speciali della marina americana, portò a termine un’operazione di intelligence condotta fin dall’agosto dell’anno precedente uccidendo, durante un conflitto a fuoco, la mente degli attentati dell’11 settembre. Nella stessa notte del raid, il presidente Barcak Obama, che aveva seguito l’intera operazione attraverso microcamere poste sugli elmetti dei militari, ne annunciava la morte dello ‘Sceicco del Terrore’. Le modalità del blitz hanno tuttavia suscitato nel tempo alcune critiche e aperto una rottura tra Washington e il governo pakistano. Islamabad è ancora oggi accusato di ospitare alcuni tra i sospetti terroristi più ricercati, come Ayman al-Zawahiri, successore di Bin Laden, e il leader dei talebani in Afghanistan, il Mullah Omar.
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