Il tradizionale concerto dell’ 1 maggio in piazza San Giovanni a Roma sarà ricordato quest’anno non solo per lo spettacolo musicale, ma anche per lo spettacolo di degrado che la città ha offerto ai tanti visitatori giunti nella capitale per l’evento”. Lo denuncia il Codacons, segnalando lo stato di totale incuria del prato antistante il palco. Il giardino della piazza appare in uno stato di totale abbandono, infestato di erbacce talmente alte da arrivare al polpaccio dei tanti visitatori presenti, spiega il presidente Carlo Rienzi: ‘Ci chiediamo come siano stati svolti i preparativi per l’evento, che non è certo un caso imprevisto ma un appuntamento organizzato con mesi e mesi di anticipo, e soprattutto cosa abbia fatto il Servizio giardini del Campidoglio sul fronte della manutenzione del prato di piazza San Giovanni. Ancora una volta Roma offre un pessimo spettacolo di degrado agli occhi dei cittadini, e ci aspettiamo delle risposte precise dall’amministrazione che dovrà chiamare a rispondere i responsabili dell’incuria a San Giovanni’.
Comunque, sono migliaia in piazza San Giovanni a Roma per il tradizionale Concertone del Primo Maggio, promosso dai sindacati. A dare il via alla maratona di 9 ore è stata Camila Raznovich, conduttrice insieme a Clementino: ‘Non vogliamo dimenticare Portella della Ginestra, dove 70 anni fa 11 persone vennero uccise perché manifestavano per i propri diritti. Non vogliamo dimenticare le mondine, che tra le prime lottarono per un salario più equo e dignitoso; non vogliamo dimenticare i lavoratori delle fabbriche, che ottennero le 40 ore lavorative e il sabato di riposo; non vogliamo dimenticare i giovani che lottano perché il precariato non sia una condizione immutabile; non vogliamo dimenticare la luce accesa sul caporalato; non vogliamo dimenticare chi oggi è qui con il diritto di lottare e il dovere di fare di questo Paese un Paese migliore’. Dopo l’incipit della conduttrice, il via musicale al Concertone lo hanno dato gli Après la Classe.
Lo ‘Stato Sociale’ risponde, neanche troppo velatamente, al ministro Poletti che aveva invitato i giovani a preferire le partite di calcetto all’invio di curriculum. La band, sul palco del Concertone del Primo Maggio, canta ‘Mi sono rotto il cazzo’, indossando abiti strappati e lanciando palloni: ‘Se parlare di lavoro è difficile, parlare d’amore è impossibile. Se come dice Matteo Salvini, da una coppia omosessuale può crescere solo un ragazzo con handicap, è vero pure che da una coppia eterosessuale è cresciuto Matteo Salvini. Non c’è la formula esatta. Se qualcuno vi dice come dovete amare, non ascoltatelo. Amatevi come vi pare. Viva il primo maggio’. Lo Stato Sociale, dal palco del Concertone a Roma, dopo il ministro Poletti, passa all’attacco del leader della Lega Nord Matteo Salvini.
Momento clou quello in cui è arrivato sul palco Francesco Gabbani e la piazza si scatena sulle note di Occidentali’s Karma (il brano con cui ha vinto al Festival di Sanremo e che è in gara anche all’Eurovision Song Contest). Io parlo attraverso la mia musica, ha detto dal palco il cantautore toscano. Logicamente qualcuno ci deve dare questo diritto al lavoro, ma noi ci dobbiamo mettere una cosa fondamentale: la voglia. Gabbani ha cantato anche ‘Amen’, con la quale nel 2016 si impose a ‘Sanremo Giovani’, e ‘Tra le granite e le granate’.
Durante la sua esibizione al concertone Teresa De Sio ha reso omaggio agli amici musicisti scomparsi recentemente: ‘Rino Zurzolo, Fausto Mesolella e Pino Daniele stanno festeggiando il Primo Maggio da lassù. E Pino sta facendo ‘o scarrafone. Ma chi non si sente scarrafone oggi, che non si può essere tutti primi in classifica, che non c’è lavoro, non c’è occupazione’, ha detto dal palco l’artista napoletana. E’ meglio pensare e dire. Che me ne importa, ‘io so’ pazza’, ha aggiunto prima di intonare il successo di Pino Daniele.