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Sono le ore 12.30 di giovedì 8/09/2011 entriamo a Palazzo Marini per un’intervista all’on. Domenico Scilipoti del Movimento di Responsabilità Nazionale (MRN). Da qualche mese è uscito il suo libro “Scilipoti, re dei peones – perchè Berlusconi”, scritto da Giuseppina Cerbino, testo che racconta i motivi della sua scelta politica, le sue dure battaglie, la necessità di essere costruttivi e innovativi in un momento delicato e critico per l’Italia. Anche durante questa nuova intervista il deputato insiste sulla necessità di azioni dinamiche che incidano sullo spessore sociale e sulla vitalità della stessa attività governativa. Sulle ultime vicende politiche nonché sulle modalità di come contribuire e risolvere il bilancio in pareggio, la proposta di Scilipoti è quella di effettuare una riforma strutturale del fisco con conseguenze sanzionatorie che dovrebbero basarsi (secondo l’intervistato) su un concetto nuovo non più quello di proprietà ma di possesso. Ad esempio – aggiunge Scilipoti – il cittadino che non paga le tasse, che abbia un’auto di grossa cilindrata, fermato dalla finanza l’autovettura deve essere sottratta nell’immediato e messa all’asta se entro 30gg dalla confisca del bene il presunto evasore non è in grado di dare contezza di come abbia acquistato il bene. Un brulicare di idee quindi che cercano di dare risposte e soluzioni immediate alla crisi, agli italiani, ai giovani che non hanno lavoro e ad altri che si spera non lo perdano. Sull’aumento del’IVA dal 20 al 21% approvato dal Senato, l’onorevole sostiene che è una manovra necessaria e che trattandosi solo dell’1% in più grava sugli italiani in modo insignificante , salvo fargli presente che un aumento dell’IVA ha come conseguenza un aumento dei prezzi e il PIL dell’Italia è attualmente molto basso. Scilipoti è senza dubbio un uomo che ha voglia di fare, ha sempre lavorato e precisa di non essersi mai tirato indietro, di aver fatto scelte accurate in linea con princìpi morali che riteneva giusti, consapevole che la sua scelta politica avrebbe creato critiche che tuttora riceve, ma il suo appoggio al governo Berlusconi come continuamente afferma era necessario per dare stabilità all’Italia e agli italiani, una stabilità però che stenta ad arrivare. L’onorevole insiste sulla necessità di costruire qualcosa di nuovo, nonché effettuare un ricambio generazionale sulla scena politica che vede sempre gli stessi attori. “Servono idee nuove – continua- chi il suo lavoro non lo sa fare deve avere il coraggio e la responsabilità morale di andarsene”. Riguardo all’attuale situazione politica Scilipoti non si pronuncia molto, riferisce che il 21 ottobre ci sarà una conferenza all’auditorium a cui prenderà parte il premier e nella quale lancerà il suo programma chiedendo più adesione possibile all’ MRN. Della posizione italiana sulla scena internazionale il deputato si dice esser preoccupato soprattutto di anteporre gli interessi degli italiani a tutto il resto, mentre sulla proposta di riforma delle intercettazioni ritiene importante ai fini dell’accusa di colpevolezza di provare l’esistenza di questa. Domandiamo inoltre se il presidente Berlusconi sia stanco di tutta questa situazione, ma Scilipoti afferma che il premier non è stanco, anzi a suo avviso il cavaliere è un battagliero ma dovrebbe avere al suo fianco molte più persone attive e battagliere almeno tanto quanto lui, in sintesi la squadra sembra non essere volenterosa, ma l’onorevole non vuole entrare in merito di alcune dichiarazioni ridicole fatte dai consiglieri di Berlusconi e sostiene che chi approfitta senz’altro pagherà. Ribadisce che solo una riforma strutturale e il lancio di nuove proposte può portare frutti e asserisce: buttando a terra si butta a terra la propria casa, la critica genera solo confusione. Infine sulla figura di Montezemolo nelle vesti di presidente dice semplicemente che Montezemolo ha ancora molto da imparare per entrare a far parte dell’entourage politico pur riconoscendogli spiccate doti imprenditoriali e innovatrici.
Andrea Viscardi e Maria Gravano
