Il giudice del Tribunale di Milano, Anna Maria Gatto, ha chiarito che tutte le ragazze, oltre a Ruby, che hanno partecipato ai presunti festini a luci rosse ad Arcore, sono da ritenersi parti offese. Dunque il processo che si è aperto oggi, in cui sono imputati Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, è aperto anche a tutte le 29 giovani maggiorenni che sarebbero state ospiti alle serate a casa di Silvio Berlusconi e che non hanno fatto richiesta di essere parte civile. La decisione è stata letta oggi in aula e si richiama alla più recente giurisprudenza che considera “le vittime” dello sfruttamento della prostituzione come persone offese in base “alla tutela della libertà della persona umana”, anche nell’ambito della sfera sessuale. A questo punto il collegio ha disposto la notifica dell’atto di fissazione del processo e ha rinviato l’udienza al prossimo 20 gennaio specificando alle parti che il processo da quella data in poi si terrà ogni venerdì salvo eventuali cambiamenti di programma.
Secondo l’avvocato Stefano Castrale, legale dell’altra ex miss, Ambra Battilana, la decisione dei giudici di oggi, indicherebbe che ci sono “potenzialmente” altre 29 ragazze maggiorenni che possono costituirsi parti civili.
“Per ora – ha aggiunto – sono state individuate come persone offese dal Tribunale che ha richiamato il principio della dignità della persona umana ed ha utilizzato il termine ‘vittime'”. L’avvocato Bugnano ha sottolineato come la decisione del Tribunale sia in linea con quanto già deciso mesi fa dal gup Maria Grazia Domanico, che aveva ammesso come parti civili nell’udienza preliminare Ambra e Chiara, “ritenendo che la legge Merlin fosse un po’ datata”. Anche l’avvocato Paolo Righi, che difende Nicole Minetti, ha chiarito che “tecnicamente” altre ragazze ora potranno chiedere di entrare nel processo come parti civili, “poiché i giudici hanno applicato una giurisprudenza nuova”. Il legale ha preannunciato però che nella prossima udienza la difesa Minetti si opporrà alle parti civili, così come farà molto probabilmente anche la difesa di Emilio Fede, come ha fatto capire oggi in aula l’avvocato Nadia Alecci. I legali di Ambra, Chiara e Imane Fadil, hanno precisato che nelle loro richieste di costituzione come parti civili non hanno indicato una cifra di risarcimento, perché potranno farlo nelle conclusioni del processo.
L’avvocato di Nicole Minetti ha precisato ai giornalisti che si opporrà alla costituzione di parte civile delle ragazze che hanno partecipato ai presunti festini ad Arcore. Sia alle richieste di costituzione già presentate, da Ambra, Chiara e Imane Fadil, che ad altre richieste che eventualmente potranno essere presentate. Lo ha detto l’avvocato Paolo Righi.